Sulla scena del calcio professionistico torna un protagonista assoluto, Pierpaolo Marino, che ha legato la propria carriera ai successi del Napoli di Maradona e, più recentemente, al nuovo corso dell’Udinese della famiglia Pozzo. Marino è il nuovo responsabile dell’area tecnica dell’Atalanta. La società bergamasca, neopromossa in A, punta su un personaggio di prestigio per ripartire e mettere le basi per un futuro di grandi traguardi. Il presidente nerazzurro, Antonio Percassi, dopo aver realizzato il record di abbonati tra i cadetti e fatto segnare almeno 20mila presenze a partita, pensa in grande e, non è un segreto, a riportare l’Atalanta in Europa rinverdendo i fasti del passato culminati nella storica semifinale di Coppa delle Coppe con il Malines nel 1987-88. Pierpaolo Marino, 56 anni, è un dirigente dal pedigree di tutto rispetto. Dopo aver iniziato la sua carriera nell’Avellino, è passato al Napoli sotto la presidenza Ferlaino con l’arrivo di Diego Maradona e il primo scudetto nella storia del calcio partenopeo nel 1986-87. Lasciato il Vesuvio, dopo una parentesi nella Roma di Dino Viola, Marino ha lavorato ad Avellino, ricoprendo l’incarico di presidente, e Pescara, prima di approdare a Udine per dare vita al nuovo modello su cui si basano i recenti traguardi della squadra friulana. Poi cinque anni al Napoli, dal 2004 al 2009, con la risalita dalla LegaPro alla serie A, e l’arrivo in maglia azzurra dei gioielli Hamsik e Lavezzi. Marino riparte dall’Atalanta di Percassi con progetti che sono anche sogni. In attesa di diradare le ombre legate all’inchiesta sul calcioscommesse e riportare serenità ad un ambiente che attende di vivere nuovi entusiasmi con il calcio giocato.
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