Il Faraone confeziona con Maxi Lopez l’incredibile ribaltamento di risultato allo stadio Friuli contro l’Udinese che segna con Di Natale (17° gol in campionato) e domina il primo tempo contro l’undici rossonero piuttosto opaco e mai pericoloso. Nella ripresa la squadra di Guidolin sfiora più volte il raddoppio, poi al 20’ Allegri manda in campo l’ex attaccante del Catania che pareggia riprendendo una respinta di Handanovic su tiro di El Shaarawy che poco dopo raccoglie un assist dell’argentino e con un destro al volo firma la vittoria del Milan. Una partita che mette in luce lo straordinario potenziale dell’Udinese, che continua a dipendere dalle capacità realizzative di Di Natale e non riesce a capitalizzare l’ingente lavoro di squadra e le molteplici occasioni costruite. Sull’altra sponda il Milan, che senza Ibrahomovic cerca e trova l’identità offensiva insieme allo scatto d’orgoglio che in pochi si sarebbero aspettati. Dopo il primo tempo da cancellare, nella ripresa i rossoneri scoprono la coppia formata da El Shaarawy e Maxi Lopez che sembrano conoscersi da sempre. Robinho, invece, inanella tanti errori. Le altre due colonne milaniste sono Ambrosini, inossidabile combattente, e il portiere Amelia, non dimentico di aver fatto parte della spedizione azzurra campione del mondo a Berlino 2006. In assenza di Abbiati, Allegri può contare su un estremo difensore che resta di levatura internazionale. Il gol di Di Natale, al 19’ del primo tempo, lo sorprende anche perché il tiro viene deviato dalla punta della scarpa di Thiago Silva. L’Udinese non può che fare mea culpa, perché avrebbe avuto la possibilità di inserirsi seriamente nella corsa per lo scudetto oltre che per un posto in Champions League. Invece resta alle spalle della Lazio, ora terza. Con la Juventus che deve recuperare due partite, a Parma e Bologna, il Milan si porta in testa alla classifica con due punti di vantaggio sui bianconeri. Un vantaggio più di natura psicologica.
Il Cagliari ringrazia Pinilla, ex rosanero, protagonista della vittoria sul Palermo. Suo il primo gol dei sardi, così come l’assist che propizia nella ripresa il raddoppio di Dessena. Inutile subito dopo il rigore trasformato da Hernandez. Ora il Cagliari è a una sola lunghezza dal Palermo, fermo a quota 31.
