Il maltempo cancella due attese partite, quella tra Genoa e Inter allo stadio Marassi, nel cui quartiere invece dell’evento sportivo si è consumato il dramma delle vittime dell’alluvione, e l’attesissima Napoli-Juventus al San Paolo, anche in questo caso a seguito del maltempo che ha flagellato la città partenopea facendo una vittima nella vicina Pozzuoli. Lo stop obbligato promuove al vertice della classifica Udinese e Lazio, entrambe vittoriose in casa, e permette al Milan, a valanga sul Catania a San Siro, di sorpassare i bianconeri di Conte. E’ ancora Totò Di Natale il trascinatore dell’Udinese che supera l’ostacolo Siena allo stadio Friuli. Suo il gol del raddoppio dopo il vantaggio iniziale siglato da Basta. I toscani riescono a dimezzare, ma l’Udinese va ancora vicino al gol con Di Natale vincendo meritatamente e festeggiando il primato. Che sarebbe stato solitario che la Lazio non fosse riuscita nel finale di gara all’Olimpico a piegare la resistenza del Parma con un tap-in di Sculli su tiro di Klose. I biancocelesti di Reja confezionano molte occasioni da rete, ma non riescono a concretizzare anche per merito del portiere parmense Mirante. Il Milan passeggia con il Catania che non ripete le precedenti belle prove contro le grandi squadre. I rossoneri segnano quattro gol (Ibrahimovic su rigore, Robinho, Seedorf e Zambrotta) e sfiorano il quinto con Pippo Inzaghi, al quale Andujar nega la soddisfazione al rientro. Il portiere catanese evita una più pesante goleada, Abbiati mantiene inviolata la porta dalle insidie di Bergessio. I rossoneri dedicaano la vittoria ad Antonio Cassano, tornato a casa dopo l’intervento in ospedale. Tornano al successo l’Atalanta e il Chievo. La squadra bergamasca batte il Cagliari con un gol del “Tanque” Denis, al settimo centro stagionale, e prosegue la risalita in classifica. La Fiorentina cade al Bentegodi dove il Chievo segna a metà ripresa con Rigoni, lasciato libero in area viola, dopo una traversa per parte e una serie di occasione mancate dalla squadra di Mihajlovic. Il Lecce beffa il Cesena, che sfiora più volte il gol, due delle quali con Mutu, poi subisce la rete provocata da una sfortunata deviazione di un difensore. La squadra romagnola, affidata al nuovo tecnico Arrigoni, resta fanalino di coda.
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