Antonio Conte torna nello stadio che lo vide protagonista un paio di stagioni fa, esperienza conclusasi con le dimissioni, e riesce a regalare alla Juventus il titolo di campione d’inverno, impresa riuscita l’ultima volta sette anni or sono, prima della retrocessione in B dei bianconeri per decisione del giudice sportivo. La Juve offre una prova più che convincente sotto la regia di Pirlo e fa totale differenza contro l’Atalanta, che gioca a testa alta ma è costretta a subire la pressione dell’avversario. I bianconeri concludono il girone di andata con un successo che non ammette discussioni. Due reti all’attivo (una per tempo), un palo e una traversa lo score della Juventus, nelle cui file Matri sicuramente non offre laprestazione migliore e Vucinic svolge più il ruolo di pedina tattica offensiva che di attaccante puro. Questa Juve dimostra ad ogni turno come abbia assimilato non solo gli schemi ma anche il carattere e la volontà del suo allenatore. Traspare, evidente, la voglia di vincere. E sul campo ne dà ampia dimostrazione. Conte schiera Buffon tra i pali, Barzagli e Chiellini centrali di difesa con Lichtsteiner e De Ceglie esterni; Vidal, Pirlo e Marchisio trio di centrocampo, Pepe, Matri e Vucinic in attacco. Colantuono concede un turno di riposo al difensore esterno Masiello, per evidenti motivi psicologici essendo il calciatore chiamato a deporre davanti alla giustizia sportiva per fatti risalenti alla sua permanenza a Bari. L’Atalanta si presenta con Consigli in porta, reparto difensivo composto dai centrali Ferri e Manfredini e gli esterni Raimondi e Peluso; Schelotto, Cigarini, Padoin e Bonaventura i quattro di centrocampo con Moralez alle spalle di Denis. La Juve prova subito ad affondare e dopo 2’ si registra un cross basso di Pepe e girata di Matri che sfiora l’incrocio dei pali. L’Atalanta gioca con ordine e presidia gli spazi, ben sapendo di non poterne concedere. Infatti, al 7’ Padoin perde palla sulla propria trequarti e innesca il contropiede bianconero conclusi con un diagonale di Pepe fuori di poco. Due minuti dopo rapida ripartenza corale dei nerazzurri con cross di Peluso e appoggio di Denis per Bonaventura che colpisce di controbalzo rendendo agevole la parata di Buffon. Ma i bianconeri continuano a essere temibile. Da un calcio di punizione affidato a Pirlo da una distanza di trenta metri si traduce in uno schema con mischia risolta da Barzagli che centra la base del palo. Un minuto dopo Consigli devia in angolo un tiro di Vucinic diretto all’incrocio dei pali. L’azione della Juve si conclude con una semirovesciata di De Ceglie fuori bersaglio. Al 13’ l’Atalanta parte ancora in contropiede con Moralez; l’azione si conclude con un tiro alle stelle di Schelotto, il quale poco dopo tenta di prendere in contropiede Buffon sbagliando la mira. La squadra ci prova ancora al 19’ con Bonaventura che, sbilanciato, calcia debolmente consegnando il pallone al portiere bianconero, e al 22’ con una rovesciata in area di Ferri su azione da corner. Nella circostanza il difensore atalantino rimedia un colpo alla testa e rientra in campo con una vistosa fasciatura. Nella prima mezz’ora Cigarini mostra di meritare i galloni di vice Pirlo in visione Nazionale, facendosi apprezzare come metronomo e per una serie di aperture precise e puntuali. Va detto, tuttavia, che l’ex milanista giganteggia offrendo i tempi giusti ai compagni. Gli ultimi dieci minuti del primo tempo sono tutti di marca juventina. Al 36’ Chiellini svetta su calcio di punizione dalla destra di Pirlo mandando il pallone un palmo oltre la traversa. Al 39’ Padoin e Cigarini tentennano a centrocampo e i bianconeri ne approfittano per rubare e partire in contropiede con Pepe alla cui conclusione Consigli si oppone da campione. Al 41’ Vidal vede il portiere atalantino leggermente fuori dai pali e calcia da 40 metri cogliendo in pieno la traversa. Al 44’ la squadra di Colantuono esce dal guscio e Moralez confeziona un assist per Denis che calcia al volo di destro sfiorando il palo alla destra di Buffon. Si può dire che nel primo tempo l’Atalanta abbia resistito alla pressione della Juve, anche con la buona sorte in occasione dei due legni colpiti. Ad inizio di ripresa Conte avvicenda Marchisio, cheaccusa una forte contesione al ginocchio,con Giaccherini, che va ad occupare la fascia sinistra. La cronaca si apre con una girata di Matri che riceve da De Ceglie e calcia di prima intenzione mandando a lato. Al 7’ su azione nata da palla inattiva Peluso schiaccia di testa in area juventina e Buffon blocca. Il risultato si sblocca al 9’ per merito di Pirlo che con un lungo lancio pesca sul fronte opposto d’attacco Lichtsteiner che in tuffo di testa mette in rete nonostante il disperato tentativo di Consigli. La partita si accende e sale anche la tensione agonistica, che gioca un brutto scherzo a Ferri: il difensore scivola e si fa sottrarre il pallone da Matri che s’invola verso la porta di Consigli tentando di scavalcarlo con un pallonetto ma finendo per mandare fuori e gettare alle ortiche l’occasione per il raddoppio. Colantuono decide un cambio tattico, richiamando Bonaventura e mandando in campo Marilungo che assume la posizione di trequartista alle spalle di Denis con spostamento di Moralez a sinistra. Nel frattempo Conte deve rinunciare a Pepe, infortunato alla caviglia destra, sostituito da Marrone. Prima della mezz’ora Chiellini prima salva davanti alla porta di Buffon allontanando il pallone in angolo, poi nell’azione successiva entra in contrasto e finisce a terra con Denis sollevando le proteste atalantine. La Juve, non paga, continua a spingere e al 36′ mette in cassaforte il risultato con l’ennesima intuizione di Pirlo che appoggia a Marrone, il cui tocco morbido diventa un assist al bacio per Giaccherini che scatta con i tempi giusti lasciandosi alle spalle la difesa atalantina e piazzando il pallone in rete. I giochi sono fatti. Al 44’ Marilungo firma la presenza con un tiro che Buffon blocca senza difficoltà. L’Atalanta conclude il ciclo terribile di fine girone d’andata (Milan, Lazio e Juventus in successione) con tre sconfitte, sei reti subite e nessuna segnata. Sarà bene farci un pensiero in vista del girone di ritorno. Intanto ci si può consolare con un bilancio promettente: 26 punti conquistati, serviti a cancellare la penalizzazione di sei punti. La quota 20 in classifica consente di distanziare la zona retrocessione di cinque punti.
VIDEO:Conte si laurea campione d’inverno a Bergamo
VIDEO:Colantuono, chapeau alla Juventus
ATALANTA-JUVENTUS 0-2
Atalanta: Consigli 6.5 Raimoindi 5 Ferri 5.5 Manfredini 6.5 Peluso 6 Schelotto 5.5 (31’ st Ferreira Pinto sv) Cigarini 6 Padoin 5 Bonaventura 6 (17’ st Marilungo 5) Moralez 6 (37’ Gabbiadini sv) Denis 6. A disposizione: Frezzolini, Stendardo, Minotti, Tiribocchi. Allenatore: Colantuono
Juventus: Buffon 6 Lichtsteiner 6.5 Barzagli 6.5 Chiellini 7 De Ceglie 6.5 Vidal 6.5 Pirlo 8 Marchisio 5.5 (1’ st Giaccherini 7) Pepe 7 (24’ st Marrone 7) Matri 5.5 Vucinic 5.5 (41’ st Bonucci sv). A disposizione: Storari, Del Piero, Borriello, Krasic. Allenatore: Conte
Arbitro: Celi di Bari 6
Marcatori: st 9’ Lichtsteiner, 36’ Giaccherini
Ammoniti: Raimondi, Lichtsteiner, Marilungo
Recupero: pt 1’, st 4’