Il Milan mantiene il passo da capolista, l’Inter abdica virtualmente dopo cinque scudetti di fila, la Roma diventa americana ma vede allontanarsi la possibilità di qualificarsi per la Champions League. Questo il responso dei tre anticipi della 33a giornata di serie A. Il Milan fa un sol boccone di una Sampdoria in disarmo e sempre più vicina al baratro. Chiuso il primo tempo in vantaggio con una rete di Seedorf, i rossoneri consolidano il risultato nella ripresa, pur costretti a rinunciare all’apporto di Pato (uscito per un risentimento muscolare). A segno Cassano, che punisce la sua ex squadra trasformando un calcio di rigore per fallo di mano in area su colpo di testa di Yepes, e Robinho, che insacca di testa su assist del fantasista barese. Cassano festeggia con il gol la nascita del primogenito. Robinho si rifà di precedenti errori di conclusione. Le sole preoccupazioni riguardano gli infortuni capitati al portiere Abbiati e a Pato. I rossoneri portano a sei i punti di vantaggio sul Napoli, chiamato a rispondere nel posticipo domenicale al San Paolo contro l’Udinese. Diventano otto invece i punti di distacco dell’Inter, sconfitta a Parma e in grande difficoltà. E’ di Giovinco il gol del vantaggio, di Amauri il sigillo nel finale di gara facendo passare il pallone tra le gambe di Julio Cesar. Da sottolineate che per due volte il Parma colpisce i pali della porta nerazzurra. Sulla vittoria degli emiliani c’è anche la firma del portiere Mirante, che nel primo tempo ferma un paio di conclusioni pericolose di Stankovic. Per il Parma vittoria importante che consente di risollevarsi dal fondo classifica e allontanarsi dal terz’ultimo posto.
La Roma è ufficialmente di proprietà americana, ma in tribuna Rosella Sensi assiste ad una pesante sconfitta interna contro il Palermo che potrebbe significare la mancata qualificazione alla prossima Champions. Il primo tempo all’Olimpico finisce sull’1-1 per effetto dei calci di rigore trasformati da Francesco Totti (204 gol in A, -1 da Roberto Baggio) e Pinilla per i rosanero. Nel secondo tempo la Roma spinge e va in più occasione vicina al vantaggiom in modo clamoroso con Vucinic che, servito da Menez, fallisce a porta vuota. I giallorossi vengono puniti così in contropiede da Hernandez, che mette a segno una doppietta in pochi minuti. Inutile il gol di Vucinic nei minuti di recupero.