Sono tanti e contrastanti i pareri e le giustificazioni che ambo le parti annoverano a propria difesa. E’ innegabile che la crisi economica ha reso difficoltosi tutti gli ambiti lavorativi e quindi anche quelli considerati “forti” come il mondo dello sport. Nessuno si aspetta che atleti del calibro dei giocatori NBA giochino solo per la passione,il basket infatti è per loro un lavoro a tutti gli effetti,ma la domanda è : “se a trovarsi sul piatto della bilancia sono da una parte i risvolti economici e dall’altra lo sport vero e proprio, non dovrebbe essere il secondo a vincere? I valori insiti in esso non dovrebbero avere la priorità?”.
Quando si parla di sport vorremmo che lo spirito di squadra, l’attaccamento ai propri compagni, il rispetto dell’avversario,e il sacrificio del proprio interesse per il bene comune fossero regole di vita a non solo di gioco,soprattutto per chi fà dello sport la propria vita . Forse le grandi società sportive e i grandi atleti dovrebbero riflettere e chiedersi se i punti percentuali per cui stanno combattendo sono davvero più importanti del messaggio che stanno dando. In un momento in cui la crisi è talmente forte da aver compromesso radicalmente lo stile di vita di molti americani, chi guadagna milioni di dollari attraverso la propria squadra (società ) o dal proprio ingaggio ( giocatori ) dovrebbe ricordarsi a chi deve il successo e la notorietà. Di questo avviso è anche il primo tifoso americano Barack Obama che dal salotto tv di Jay Leno ha espresso la sua opinione – ” È ora che i giocatori e i proprietari delle squadre di Nba pensino di più ai loro tifosi e si ricordino che devono a loro il loro successo. Hanno fatto in questi anni milioni di dollari e lo devono all’amore di tantissimi fans per questo sport. Penso che in qualche modo tutti ora debbano pensare allo stesso modo. Hanno bisogno di ricordare a loro stessi che se hanno raggiunto questi numeri di successo è perchè là fuori c’è una massa di gente che ama il basket. “-
Ed è proprio tutta questa massa di gente che ora è in attesa di vedere chi si aggiudicherà questo importante mach : lo sport e i suoi valori o gli interessi economici?
Sono tanti e contrastanti i pareri e le giustificazioni che ambo le parti annoverano a propria difesa. E’ innegabile che la crisi economica ha reso difficoltosi tutti gli ambiti lavorativi e quindi anche quelli considerati “forti” come il mondo dello sport. Nessuno si aspetta che atleti del calibro dei giocatori NBA giochino solo per la passione,il basket infatti è per loro un lavoro a tutti gli effetti,ma la domanda è : “se a trovarsi sul piatto della bilancia sono da una parte i risvolti economici e dall’altra lo sport vero e proprio, non dovrebbe essere il secondo a vincere? I valori insiti in esso non dovrebbero avere la priorità?”.
