A volte non bastano i numeri per spiegare un fenomeno ,ma in questo caso forse bisogna fare un’eccezione.70 successi su 100 finali ATP disputate, 6 ATP Finals conquistate (nessuno come lui,superati i miti Lendl e Sampras “fermi”a 5), striscia aperta di 17 vittorie consecutive. Questo e tanto altro è Roger Federer, trionfatore per il secondo anno consecutivo alle finali di Londra. Tutto abbastanza prevedibile ,ma alzi la mano ,chi in tutta onestà avrebbe scommesso un solo euro su un finale di stagione di questo tipo, da parte di un giocatore ,da molti troppo frettolosamente apostrofato già quasi “ex”. Il tennista uscito sconfitto soprattutto nel morale dalla battaglia con il dominatore assoluto del 2011, Nole Djokovic alle semifinali dell’US Open, sembrava infatti pronto ad una fine anticipata della stagione per evitare figuracce in una annata decisamente al di sotto delle proprie e altrui aspettative.Roger è un campione,di quelli veri ,sicuramente parte di una ristretta elite di fuoriclasse, ed è bastato un mese di “riposo”per ritrovare tennis e brillantezza .
Oggi l’avversario da superare per riscrivere la storia di questo sport era Jo Wilfried Tsonga,sicuramente escludendo lo svizzero,il tennista più in forma del momento.Il primo set ripropone il copione delle ultime due sfide: Roger parte sicuro e si porta in vantagggio di un break,senza lasciare possibilità di rientro:6-3.Così quando anche nel secondo ,il francese si fa brekkare ,riviviamo la finale di Parigi-Bercy,con Roger che si appresta a servire per il match sul 5-4 in suo favore,ma qui si blocca sul più bello,subito sotto 0-40,non riesce nel miracolo e la partita diviene nuovamente bella ed avvincente.Il secondo parziale arriva così al tie-break,dove nonostante il primo doppio fallo dell’incontro,Federer si trova ad avere un match-point sul servizio avversario.Non ha la possibilità di chiudere e così regala una chance che vale nuove prospettive(8-6 per Tsonga il parziale del tie-break).
Tutto da decidere quindi con il set decisivo,che si sviluppa sul filo dell’equilibrio fino al 3-3,qui con l'”aiuto”di un ottimo e nuovamente solido Fed-Ex,il colored transalpino sembra quasi mettersi in disparte per assistere al trionfo del grande campione.Break concesso sul 3-4 e ultimo game chiuso a 0 con una delle più facili conclusioni a rete nella carriera di un giocatore straordinario.Vederlo nuovamente alzare le braccia al cielo,può solamente fare piacere a tutti gli appassionati che sperano di avere ritrovato davvero un grande campione.Ora non ci resta che la sfida di Davis fra Spagna ed Argentina per chiudere definitivamente il sipario su questo 2011 tennistico,in attesa che la prossima stagione regali forti emozioni e nuove sfide a partire dal nuovo appuntamento con il grande Slam a Melbourne nel gennaio 2012.(commento di Luca Polesinanti)
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