Il Brasile conquista il terzo titolo mondiale consecutivo battendo 3-0 Cuba (25-22, 25-14, 25-22).
Gli azzurri chiudono al quarto posto il 17mo Mondiale di pallavolo maschile, dopo esser stati sconfitti 3-1 dalla Serbia, nella finale che assegnava il terzo posto. Di fronte ai 10800 spettatori del PaloLottomatica gli uomini di Anastasi sotto due a zero, nel terzo parziale hanno avuto una reazione di orgoglio, ma nel set decisivo è stata ancora la Serbia ad avere ragione. L’Italia chiude così con due sconfitte il Mondiale, dopo che nelle precedenti fasi aveva ottenuto sette successi. La nazionale azzurra nella partita di stasera non è riuscita ad incidere in attacco, mentre gli avversari sono stati trascinati dall’opposto Ivan Miljkovic autore di 23 punti e da Mirko Podrascanin a quota 15. L’Italia nel primo set è scesa in campo con: Vermiglio in regia, Fei opposto, schiacciatori Savani e Parodi, la coppia centrale Birarelli-Mastrangelo ed il libero Marra. In avvio di gara azzurri partono in maniera convincente, allungando 10-14; la reazione della Serbia non tarda però ad arrivare, ribaltando la situazione 19-17.Nel finale di set gli uomini di Kolakovic sono più determinati e vincono 25-21. Diverso è l’inizio della seconda frazione, nella quale i serbi prendono subito il comando del gioco e non concedono opportunità agli azzurri di rientrare 25-20. L’Italia reagisce nel terzo set e mettendo il cuore suo ogni pallone, riesce a spuntarla al termine di un finale molto combattuto che regala grandi emozioni al pubblico italiano 26-28.A netto appannaggio della nazionale serba l’ultimo set, che vede Grbic e compagni prendere il largo fin da subito, nonostante il positivo ingresso di Zaytsev, e conquistare la medaglia di bronzo col punteggio di 25-19. Dopo il quarto posto ottenuto dalla nazionale italiana nella XVII edizione dei Campionati del Mondo il presidente federale Carlo Magri ha incontrato la stampa pochi minuti prima della disputa della finalissima: “Sono orgoglioso di ciò che ha fatto il mio movimento per questa rassegna iridata. Sono molti anni che vivo nel mondo della pallavolo, ho assistito a numerosi mondiali e credo di non averne mai visto uno come questo. Dal punto di vista organizzativo si può sempre migliorare, ma in tutte le sedi le cose sono andate bene, grazie anche al supporto del comitato centrale. Se non ci fosse stata una buona organizzazione tutto questo non sarebbe stato possibile. Già da domani cominceremo a pensare al futuro, che per quel che ci riguarda si chiama Campionato del Mondo femminile che ospiteremo nel 2014”. Dopo essersi soffermato sull’aspetto organizzativo il Presidente ha poi analizzato il quarto posto conquistato dai ragazzi di Andrea Anastasi: “Credo che il risultato di questo Mondiale rispecchi i valori tecnici attuali, l’Italia ha raggiunto il quarto posto, così come aveva fatto due anni fa alle Olimpiadi di Pechino; sinceramente penso che attualmente questo sia il nostro livello. Siamo partiti con la consapevolezza che arrivare a Roma per essere tra le prime quattro sarebbe stato un buon risultato, ma strada facendo abbiamo pensato e sognato che avremmo potuto fare anche meglio, ma alla fine non ci siamo riusciti”.Ultimo argomento dell’incontro con la stampa è stato il futuro di Andrea Anastasi: “Con lui ho un ottimo rapporto, lo conosco da 30 anni da quando lo presi come atleta per il mio Parma, ci confrontiamo spesso come è giusto che sia. Andrea ha il contratto in scadenza, ma avremo modo di riflettere a tempo debito sul futuro. Andrea ha fatto un buon lavoro, i risultati parlano chiaro”.
Serbia-Italia 3-1 (25-21, 25-20, 26-28, 25-19)
Serbia: Janic 1, Stankovic 11, Miljkovic 23, N.Kovacevic 8, Podrascanin 15, Grbic 2 . Libero: Rosic. Terzic , Petrovic, Nikic 8. N.e: Starovic, Petkovic. All. Kolakovic.
Italia: Savani 7, Birarelli 4, Fei 12, Parodi 18, Mastrangelo 7, Vermiglio 1. Libero: Marra. Zaytsev 8, Sala 3, Travica, Lasko 4. N.e: Bari. All. Anastasi
ARBITRI: Hobor (Hun) e Sakaide (Jpn).
Spettatori: 10808. Durata set: 25, 22, 30, 22.
Serbia: bv 3, bs 13, m 17, e 24.
Italia: bv 4, bs 19, m 9, e 33.