Immensa Italia: Jannik Sinner riporta la Coppa Davis nel Bel Paese dopo 47 anni

La formazione guidata dal 22enne di Sesto Pusteria ha superato per 2-0 l'Australia replicando quanto compiuto nel 1976 da Adriano Panatta e compagni.

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Per chi è nato dopo il 1970 la Coppa Davis era diventato quasi un incubo. Pensare di rivedere la più celebre “Insalatiera” del mondo in Italia era pura utopia in quanto, ogni volta che sembra esser pronta a prendere il volo verso Malpensa o Fiumicino, puntualmente cambiava direzione.

A distanza di quarantasette anni dal trionfo di Santiago del Cile, il prestigioso trofeo ritrova la strada di casa grazie a una squadra di ragazzi che consentono per la seconda volta nella storia all’Italia di diventare campionessa del mondo di tennis.

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I loro nomi rimarranno impressi non solo negli annali, ma anche nella memoria di tutti coloro che hanno visto la finale di Malaga dove un marziano giunto da Sesto Pusteria ha firmato una delle pagine più belle della storia dello sport azzurro.

I loro nomi sono Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti e Simone Bolelli che, guidati dal capitano non giocatore Filippo Volandri, hanno realizzato il sogno di milioni di italiani che almeno una volta hanno preso per le mani una racchetta da tennis.

Memorabile la cavalcata della formazione tricolore passata dalle fatiche con l’Olanda, fondamentale per scoprire di avere una coppia di individualisti prestati al doppio; all’impresa memorabile contro la Serbia di Novak Djokovic, battuto per due volte consecutive da un Sinner in stato di grazia nel giro di poche ore.

La finale con l’Australia sembrava soltanto una formalità, eppure gli oceanici sono sempre stati la nostra bestia nera avendoci battuti per tre volte nell’atto conclusivo della Davis e non lasciandoci mai la possibilità di alzare l'”Insalatiera”.

Ma questa è una Squadra con la S maiuscola con Matteo Berrettini che, nonostante l’infortunio, non ha fatto mancare il proprio tifo sugli spalti spingendo Matteo Arnaldi a un’impresa che ha spianato la strada verso il trionfo.

Il giovane sanremese ha superato nel primo incontro Alexei Popyrin per 7-5 2-6 6-4 dopo una battaglia di oltre due ore e mezza che lo ha visto rivivere l’incubo incontrato ai quarti contro Van de Zandschulp, ma poi ha tirato fuori quel talento che lo ha condotto fra i migliori cinquanta al mondo e condurlo in Nazionale.

Soltanto una passerella invece per Jannik Sinner che ha preso subito le misure ad Alex De Minaur spazzandolo via con un secco 6-3 6-0 nel quale ha mostrato alcuni dei suoi migliori colpi e dimostrando che, nonostante la classifica Atp lo piazzi al numero 4, rappresenta probabilmente il miglior tennista del globo in questo momento.

Ora che l'”Insalatiera” è tornata in Italia, si può affermare che Sinner e compagni hanno aperto un ciclo che potrebbe regalarci molti momenti di grande gioia come accadde quarantasette anni fa con Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli. Proprio come solo una Squadra sa fare.