Quando Silvia Persico sente odore di Mondiale, si esalta immediatamente. La dimostrazione è arrivata all’esordio nel mondo gravel che l’ha vista conquistare l’argento nella competizione iridata andata in scena a Pieve di Soligo.
La 26enne di Cene si è dovuta inchinare al cospetto della polacca Kasia Niewadoma superando nello sprint per il secondo posto l’olandese Demi Vollering.
La competizione, 140 chilometri lungo le strade bianche del Veneto conditi da 1660 metri di dislivello positivo, si è infiammata subito sin dai primi chilometri lasciando davanti soltanto un gruppetto di atlete guidate dalle nazionali italiana e olandese.
Negli ultimi venti chilometri, tra le salite di Le Serre e Le Tenade, Niewadoma ha accelerato lasciandosi alle spalle le avversarie giungendo con 33 secondi di vantaggio su Persico e Vollering.
“Stamattina sono partita puntando a una medaglia e sono riuscita a raggiungere il mio obiettivo. Sicuramente vincere sarebbe stato un sogno, ma è andata così e devo essere felice perché è la mia prima esperienza iridata nel Gravel – ha spiegato l’atleta dell’UAE Team ADQ -. Ho dato tutto quello che avevo: gli ultimi 10 km, con l’ultima salita che non finiva più, sono stati davvero tosti. Stasera festeggerò con una bella festa con le mie compagne di squadra e di Nazionale. Me la merito: è stata una stagione molto lunga, ho iniziato con il ciclocross a gennaio e ho finito ora con il Gravel. Ora prenderò una pausa e quest’inverno non farò cross”.
Soddisfazione anche per il commissario tecnico Daniele Pontoni che ha avuto modo di osservare all’opera anche Gaia Realini, giunta in nona posizione con 6’03” di distacco dalla vincitrice.
“Innanzitutto voglio ringraziare tutte le ragazze, dalla prima all’ultima, per aver corso una gara encomiabile svolgendo ognuna il loro compito e anche qualcosa di più. Silvia ha finalizzato tutto il nostro lavoro con questa bellissima medaglia d’argento: ci speravamo, è un traguardo importante che ripaga di tutti i sacrifici e gli sforzi fatti durante la stagione – ha raccontato il tecnico friulano -. A metà corsa abbiamo un po’ temuto di non farcela con la foratura proprio di Silvia, che però è rientrata quasi subito, dimostrando che l’Italia è stata una grande protagonista e sempre in gara. Ringrazio tutto lo staff e i miei collaboratori, a cominciare da Mirko Celestino, che in questo tipo di gare riescono sempre a stupirmi positivamente”.