Il maltempo estremo non ha rallentato la rincorsa di Joe Roberts. L’americano dell’Italtrans Racing Team ha chiuso in quinta posizione il Gran Premio d’Australia, sedicesimo appuntamento del Mondiale Moto 2 caratterizzato dallo stop anticipato per la pioggia intensa e le raffiche di vento che si sono abbattuti sulla pista di Philip Island.
Scattato dalla quarta piazza in qualifica, il centauro in forza al team di Calcinate ha resistito sulla pista inondata sfruttando le cadute fra gli altri di Sergio Garcia (Pons Wegow Los40), Filip Salac (QJMOTOR Gresini Moto2), Jake Dixon (Inde GASGAS Aspar Team) e Sam Lowes (Elf Marc VDS Racing Team).
Questo ha aperto la strada a Tony Arbolino (Elf Marc VDS Racing Team) che ha riaperto il Mondiale aggiudicandosi la prova e chiudendo con oltre quindici secondi di vantaggio sugli avversari quando dopo dieci giri è stata esposta la bandiera rossa.
Seconda piazza per l’iberico Aron Canet (Pons Wegow Los40 KALEX) davanti al connazionale Fermìn Aldeguer (Beta Tools SpeedUp), mentre Roberts si è fermato ad oltre un giro dal vincitore.
“Non è uno dei nostri peggiori risultati. Nei primi giri ho faticato a scaldare le gomme. È un peccato che la gara sia stata fermata perché avevo un buon ritmo – ha spiegato lo statunitense -. Nel complesso è stato comunque un weekend molto positivo, con un ottimo passo sull’asciutto. Non vedo l’ora dei prossimi GP”.
Fuori dalla zona punti invece Dennis Foggia (Italtrans Racing Team) che non è riuscito a trovare il feeling con la pista oceanica chiudendo in diciottesima posizione: “Una gara pericolosissima, di sopravvivenza. Era davvero difficile rimanere in piedi per le forti raffiche di vento e non ho voluto rischiare più del dovuto. Portiamo a casa questa esperienza e guardiamo alla Thailandia”.
