Riscatto in acqua dei paralimpici

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Le deludenti olimpiadi dei nuotatori azzurri sono solo un ricordo, rimosse dalle straordinarie prove dei nostri paralimpici in piscina. Un riscatto in piena regola, con due ori e un bronzo in poco più di 24 ore. La ventenne modenese Cecilia Camellini trionfa nei 100 e 50 metri stile libero, categoria non vedenti, stracciando anche i rispettivi primati del mondo: Migliorato di quasi mezzo secondo quello sulla doppia vasca (1’07″28 contro 1’08″56), con una gara condotta sempre in testa, a conferma del pronostico che la indicava tra le favorite. Vittoria allo sprint nella vasca singola, a conferma delle sue grandi doti. Cieca dalla nascita a causa di una retinopatia, Cecilia Camellini alle Paralimpiadi di Pechino 2008 aveva conquistato l’argento nei 50 e 100 finendo alle spalle della bergamasca Maria Poiani. Ad aprire il medagliere azzurro in piscina il 18enne varesino Federico Morlacchi, terzo nei 100 farfalla. Affetto da ipoplasia congenita al femore sinistro, il giovane atleta è in piena crescita tecnica e agonistica.

Grande gara sulla pista di atletica dello stadio olimpico londinese anche per la 17enne di origini russe Oxana Corso, seconda sulla distanza dei 200 metri nella categoria cerebrolese, che si è arresa solo alla cinese Liu Ping (33″68 contro i 32″72 della vincitrice). Oxana, nata a San Pietroburgo e adottata da una famiglia italiana all’età di tre anni, è stata colpita da triplegia che le ha ridotto le funzioni di braccio e gamba sinistri.

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