Il cambio di regolamento e le condizioni della pista di Phillip Island hanno cambiato le carte in tavola nel Mondiale Superbike.
Il primo appuntamento andato in scena in Australia ha regalato numerose sorprese con Nicolò Bulega (Aruba.it Racing-Ducati) che ha conquistato gara-1 davanti ad Andrea Locatelli (Pata Prometeon Yahama WorldSBK) e Andrea Iannone (Team GoEleven) per un podio tutto italiano.
L’inserimento della soglia minima di peso fra moto e pilota pari a 80 chilogrammi ha sfavorito il campione uscente Alvaro Bautista (Aruba.it Racing-Ducati) che è stato costretto a partire dalla nona piazza in griglia e cercare un’improbabile rimonta che l’ha portato a una caduta dopo pochi giri.
L’iberico si è rimesso in piedi, ma non è andato oltre il quindicesimo posto finale patendo soprattutto quella zavorra di sette chili inserita nella moto per poter rientrare nei limiti imposti dalla Federazione.
A sfruttare questa situazione è stato il compagno di squadra Nicolò Bulega che, all’esordio fra le derivate di serie dopo il titolo iridato conquistato nella Supersport 600, ha centrato immediatamente la Superpole prima di dominare la prima gara dell’anno.
Alle sue spalle Andrea Locatelli ha vinto la sfida per la piazza d’onore con una rimonta tipica del 27enne di Selvino che è scattato dalla sesta piazza ed è riuscito a tagliare il traguardo con 2”280 da Bulega davanti a Iannone che, al rientro dopo la squalifica per doping, ha colto l’ultimo gradino del podio.
Quarta piazza per l’inglese Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) che si è lasciato alle spalle il turco Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team), favorito della vigilia, mentre il portacolori del Barni Spark Racing Team Danilo Petrucci non è andato oltre l’ottavo posto a 9”965 dal vincitore.
