Settima medaglia per l’Italia ai Giochi di Sochi: nel biathlon la staffetta mista, specialità all’esordio alle Olimpiadi invernali, ha vinto la medaglia di bronzo. La squadra italiana era composta da Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Dominik Windisch e Lukas Hofer. L’oro è andato alla Norvegia, davanti alla Repubblica Ceca. Era dal 1998 a Nagano, dall’argento individuale di Pieralberto Carrara, che il biathlon azzurro non andava a medaglia ai Giochi invernali. Si tratta di un traguardo di grande prestigio per gli azzurri in questa specialità. Una medaglia certamente sperata, così come sicuramente inattesa e per tale motivo ancora più bella.
Niente da fare, invece, nel gigante maschile stravinto dall’americano Ted Ligety che conquista il secondo oro olimpico della sua carriera dopo quello della combinata di Torino 2006. L’oro arriva nella prima manche, filante e veloce, nella quale Ligety semina gli avversari e li lascia lontani. Nella seconda, tra buche e neve cotta, l’americano gestisce e chiude con il tempo di 2’45″29 con 48 centesimi di vantaggio sul rimontante Steve Missilier che in coppia con Alexis Pinturault (64 centesimi di ritardo) porta le prime medaglie dello sci alpino alla Francia. In casa Italia si registra l’11/o posto di Luca De Aliprandini, bravo a risalire 8 posizioni dalla prima manche, mentre Davide Simoncelli, su cui si puntavano grandi speranze, prova a dare tutto per conquistare una medaglia ma commette un errore e scende al 17/o posto dopo essere stato terzo a metà gara. Manfred Moelgg è uscito nella seconda manche così come Roberto Nani non riuscendo così a recuperare terreno in una classifica che era strettissima.