Sara sei nella storia!

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sara_erraniSe fosse davvero un sogno,  non vorremmo svegliarci mai, ma la realtà a volte supera anche i sogni più belli ed ecco allora come possiamo gioire per il ritorno di una giocatrice italiana nella finale degli Internazionali d’Italia. Tecnicamente sono 19 gli anni trascorsi dall’ultima impresa, che vide trionfare Raffaella Reggi nel 1985. Quella edizione si svolse però a Taranto ed il carnet delle partecipanti era di tutt’altro profilo rispetto a quello odierno, per cui bisogna tornare addirittura nel 1950 (Ullstein-Bossi tedesca naturalizzata) per ritrovare una finalista tricolore al Foro Italico.
La partita: solito capolavoro tattico nel primo set chiuso 6/3 in 49′ con la capacità di commettere il primo gratuito dopo 43′! Un autentico muro sul quale piano piano si sgretolano le ambizioni di Jelena Jankovic. La numero 8 del mondo però non si dà per vinta, alzando decisamente il volume del proprio gioco tanto da salire 4-1 in apertura di secondo set. Di nuovo il muro azzurro si ricompatta con l’aiuto di un pubblico che brama la finale, anche a costo di “rovinare” qualche punto con rumorosi commenti. Il secondo set viene ripreso (5-5) e nel finale nuovo scatto in avanti di Sarita che vede consegnarsi il dodicesimo gioco da 3 gratuiti di un’avversaria decisamente esausta. Di energie invece la “chici” ne ha da vendere, visto che poco dopo ritorna in campo regalandosi anche la finale del doppio con l’inseparabile compagna Roberta Vinci (6/2 6/1 alle tedesche Goergl-Gronenfeld).
Avversaria nella finale la regina delle regine, la numero 1 del mondo, quella Serena Williams che lo scorso anno spazzo’ via proprio Sara dalle semifinali del Roland Garros, concedendole un solo gioco. I precedenti (6-0 per la statunitense,  compreso l’incontro a Roma 2008) e lo stato di forma attuale ( 6/1 3/6 6/1 sulla giocatrice probabilmente più in forma del momento,  Ana Ivanovic, in semifinale), non lasciano molte speranze, ma come detto , se la realtà può giungere a superare il sogno, sognare non costa nulla, almeno per un primaverile pomeriggio romano.
Giunge all’atto finale anche il torneo maschile e lo fa nel migliore dei modi: le prime 2 teste di serie superano i rispettivi rampanti avversari e si trovano di fronte per la quarta volta in finale al Foro Italico. Nel bilancio italico, Rafa conduce 7 vittorie a 2, presentandosi con maggiori credenziali alla finale. Nole soffre dannatamente in semifinale, la verve di un Milos Raonic, che si candida prepotentemente al ruolo di “attore protagonista” nei prossimi tornei dello Slam. Se la condizione fisica dovesse supportare il canadese anche nella formula dei 3 sets su 5, occhio al tabellone del Roland Garros, ma soprattutto a quello di Wimbledon. Dopo 3 ore e’comunque ancora il serbo ad alzare le braccia al cielo di Roma (6/7 7/6 6/3) pur tributando assieme al pubblico un meritatissimo applauso al rivale sconfitto. Tutto più facile per lo spagnolo, che regola con un doppio break per set (6/2 6/2), l’altro astro nascente Dimitrov. La sfida nella sfida e l’orgoglio di Sara, ingredienti fantastici per chiudere nel migliore dei modi Roma 2014.

( commento di Luca Polesinanti )

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