Il ritorno della Roma in Champions League è semplicemente trionfale. Vittima dei giallorossi, che bagnano con un rotondo 5-1 l’esordio europeo nella cornice dello stadio Olimpico, il Cska Mosca che sbanda fin dalle prime battute, incalzato dai ritmi alti di Iturbe e Gervinho, scattanti e imprendibili sulle aperture con il contagiri di Totti e Pjanic e le percussioni di Nainggolan. Appena sei minuti per il vantaggio della squadra di Garcia, grazie a un’azione prolungata di Gervinho che si accentra e pesca al centro dell’area Iturbe, bravo a scattare con i tempi giusti alle spalle della linea dei difensori e insaccare a tu per tu con il portiere. Allo scadere del 10’ scambio di cortesia tra i due giallorossi: Iturbe confeziona l’assist per Gervinho all’altezza del dischetto del rigore. L’ivoriano, tra due difensori, colpisce di punta sorprendendo il portiere russo, che al 20’ capitola ancora, ma più colpevolmente, perché non trattiene un tiro forte in diagonale di Maicon. In realtà dal 2-0 al 3-0, con la Roma padrona assoluta del campo, c’è gloria pure per De Sanctis che ipnotizza Doumbia, il veloce attaccante del Cska presentatosi di fronte dopo aver sfruttato un rimpallo favorevole ed essersi involato verso l’area giallorossa. Iturbe, toccato duro da un avversario, abbandona per un risentimento muscolare lasciando il posto a Florenzi che va a occupare la fascia sinistra con conseguente spostamento a destra di Gervinho. L’ivoriano cambia zona del campo ma non atteggiamento e alla mezz’ora concede il bis puntando l’area da posizione angolata e infilando il pallone in diagonale dopo aver fatto andare a vuoto un difensore. Spettacolo puro scandito da applausi ed entusiasmo del popolo giallorosso. Totti e compagni divertono e si divertono, dimostrando di aver trovando l’equilibrio al di là delle assenze, come quella di De Rossi, squalificato, che Keitha non fa rimpiangere. Autorevoli Maicon e Torosidis come esterni difensivi, così come i centrali Manolas e Astori, con il greco una spanna su tutti.
Al 5’ della ripresa Torosidis da sinistra mette a centro area un pallone tagliato su cui si avventa Florenzi di testa. Al tocco del romanista segue quello del difensore centrale russo e la rete di gonfia di nuovo alle spalle di Avyerum. Al quarto d’ora combinazione tra Florenzi e Pjanic che tocca di fino a due passi dalla porta senza riuscire a sorprendere il portiere. Sul fronte opposto De Sanctis neutralizza con una conclusione di Eremenko. Al 24’ il portiere giallorosso vede stamparsi sulla traversa un tocco ravvicinato di Doumbia. Due minuti dopo standing ovation per Gervinho al quale subentra Ljajic. Purtroppo l’atmosfera di entusiasmo e spettacolo agonistico viene guastata dal lancio di fumogeni dal settore che ospita i sostenitori del Cska. Una pagina negativa che aveva avuto un prologo infausto negli scontri avvenuti fuori dallo stadio prima del fischio d’inizio. Alla mezz’ora esce Manolas e debutta il giovane Yanga-Mbiwa. Alla serata romanista manca solo l’acuto di Francesco Totti, al quale Florenzi e compagni offrono il pallone per trovare la via della rete. Invece arriva al 37’ il gol della bandiera firmato dal nigeriano Musa che scavalca De Sanctis mentre è in caduta. Un’azione favorita da un’indecisione tra Yanga-Mbiwa e Maicon in copertura, ma prim’ancora da un tocco in scivolata di Astori che si procura un problema al ginocchio e lascia la Roma in dieci. Ne approfittano i russi che vanno al tiro colpendo la traversa con il pallone che rimbalza sulla linea bianca dando l’impressione di averla superata. Anche Panchenko, subentrato dalla panchina nel Cska, cerca gloria dalle parti di De Sanctis nei minuti di recupero sfiorando il palo. Il risultato resta fissato sul 5-1 ed è un segnale eloquente per Bayern Monaco e Manchester City, avversarie dei giallorossi nel girone.