L’Atalanta cede il passo all’Inter nel primo turno infrasettimanale di campionato, interrompendo la serie positiva a San Siro che durava dal dopo Triplete di Mourinho e aveva regalato ben due vittorie consecutive nelle ultime stagioni. Un gol per tempo, due autentiche perle di Osvaldo e Hernanes fanno la differenza. Poco da rammaricarsi in una serata di netta marca nerazzurra milanese sul fronte offensivo. Il turnover, quantomeno parziale, è d’obbligo quando si devono disputare tre volte in sette giorni, in pratica ogni 72 ore, e affrontare, dopo la Fiorentina, l’Inter fuori e Juve in casa. Colantuono decide per il minimo sindacale in fatto di cambi, tenendo a riposo Biava e avvicendandolo con Cherubin in difesa, e proponendo l’inedita coppia d’attacco formata da Rolando Bianchi e Moralez al posto di Denis e Boakye. Nell’Inter esordio stagionale dal 1’ di Palacio affiancato a Icardi, conferma a centrocampo di Guarin e inserimento di Jonathan e Dodò sulle fasce. Nella prima mezz’ora la squadra di Colantuono si muove molto bene, fa girare palla e gioca a memoria con frequenti cambi di fronte, ma praticamente non tira in porta. Ci vuole una grande giocata di Osvaldo, subentrato all’infortunato Icardi a metà primo tempo, per scardinare dopo 40’ di gioco la difesa dell’Atalanta. La forza d’urto dell’Inter, sempre in agguato, produce in avvio di gara un tentativo di Palacio con respinta di Sportiello e un destro a giro di Kovaciv di poco alto, un palo colpito da Vidic in proiezione offensiva dopo un quarto d’ora e un calcio di rigore che Sportiello neutralizza con istinto felino al 29’ intuendo la traiettoria impressa da Palacio. Quando Benalouane affonda Ranocchia in area bergamasca provocando il penalty, l’errore dal dischetto sembra poter galvanizzare l’Atalanta. Invece sale in cattedra l’Inter che trova la profondità con Guarin e il colpo vincente con Osvaldo che, su palla inattiva, si esibisce nella classica semirovesciata al volo con pallone angolato che non lascia scampo a Sportiello. L’acrobazia vale da sola il prezzo del biglietto a San Siro. Ma un gol subito con difesa schierata, su calcio di punizione dalla trequarti letarale, non è mai facile da digerire.
Dopo 5’ del secondo tempo Colantuono opera una doppia sostituzione, inserendo Gomez per D’Alessandro e Boakye al posto di Moralez. Non arriva l’auspicato cambio di marcia non arriva e l’Inter sfiora il raddoppio all’8’ con Palacio che riceve da Osvaldo in area e calcia di prima intenzione rasoterra colpendo il palo. Al quarto d’ora Gomez scalda le mani di Handanovic ed è il segno di una riscossa che per una decina di minuti permette agli atalantini di stazionare nella metà campo avversaria. Carmona recupera palloni importanti a centrocampo e tutta la squadra dimostra grande personalità. Al 24’ su cross di Gomez il pallone arriva sulla testa di Estigarribia che sfiora il palo e il pareggio. Poi lo stesso Gomez prova la botta da fuori mancando il bersaglio. Al 28’ Denis rileva Rolando Bianchi, per niente incisivo. Nelle file dell’Inter escono Guarin per Hernanes e Palacio per fare posto a M’Vila. Al 36’ Boakye scambia in area con Cigarini che non trova la porta di Handanovic. Al 40’ Carmona ferma Osvaldo al limite dell’area toccando nettamente il pallone ma l’arbitro Gervasoni assegna il calcio di punizione che Hernanes trasforma da par suo, con una conclusione potente e precisa all’incrocio dei pali. A risultato praticamente acquisito l’Atalanta il merito di non demordere, senza tuttavia arrivare alla conclusione.