Il Bortolotti all’Eintracht

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Atalanta BortolottiDiecimila spettatori per l’esordio stagionale allo stadio di Bergamo sono un buon viatico per il nuovo corso dell’Atalanta targata Gasperini. Il Trofeo Achille e Cesare Bortolotti, giunto alla 22esima edizione, regala una partita piacevole contro l’Eintracht Francoforte, squadra multietnica forgiata dal tecnico Kovac con collaudati artigiani del pallone. Un salomonico 2-2 porta alla lotteria dei rigori, che vede prevalere la squadra tedesca. Un test probante per la squadra di Gasperini, il quale schiera Sportiello tra i pali, trio difensivo composto da Masiello, Toloi e Zukanovic, Kessie e Kurtic centrali di centrocampo con D’Alessandro e Spinazzola sugli esterni, tridente d’attacco con Paloschi centrale e D’Alessandro e Gomez sulle fasce. In panchina Carmona e Dramè, vale a dire due possibili titolari nella formazione tipo di riferimento. Risposta ce ne sono, qualche certezza (D’Alessandro e Gomez) e meccanismi da rodare, nella consapevolezza di non avere un metronomo di centrocampo e dovere sistemare la fascia sinistra di centrocampo. Tutto ciò senza mettere in discussione ruolo e presenza di Paloschi. Prima mezz’ora buona, poi un calo che può definirsi fisiologico, ma senza perdere lucidità.

La prima occasione per l’Atalanta nasce al 9’ da un errato disimpegno della difesa tedesca con Kurtic che si fa ribattere la conclusione e Paloschi che calcia in modo sbilenco sulla ribattuta. Il vantaggio matura al 13’ su cross basso di Conti e tocco nell’area piccolo di Gomez che infila la porta nonostante il contrasto di Huszti. Al 16’ D’Alessandro, imbeccato in verticale da Paloschi, si ritrova tutto solo davanti al portiere tedesco, che evita la seconda capitolazione deviando la conclusione con la gamba. Al 19’ apertura di Paloschi per Gomez che dalla fascia sinistra invita all’inserimento Kurtic, il cui tiro rasoterra lambisce il palo. Il pareggio dell’Eintracht arriva al 27’ con il capitano Meier che infila il pallone respinto da Sportiello su conclusione di Rebic. Alla mezz’ora un tiro di Toloi da 20 metri passa di poco a lato del palo. Poi prevalenza territoriale dell’Eintracht che ribalta il risultato al 40’ in modo rocambolesco, a seguito di una uscita improbabile di Sportiello che esce con i piedi dall’area di rigore senza riuscire a recuperare la posizione. Mira infallibile di Meier che dal vertice destro dell’area atalantina infila il pallone all’incrocio dei pali della porta sguarnita. A 1’ dall’intervallo prima discesa di Zukanovic che mette a centro area per Paloschi, il cui tiro viene rimpallato più volte fino a che la difesa tedesca libera. Nella ripresa l’Eintracht riprende a far girare palla, ma dopo 8’ all’Atalanta si presenta l’occasione per pareggiare su uscita imperfetta del portiere Hradecky. Il primo tiro di Zukanovic viene respinto sulla linea, quello successivo di Kessie sbatte sul muro ei difensori. Al 17’ Gasperini inserisce Carmona al posto di Kessie. A metà ripresa è la volta di Freuler e Petagna, che rilevano D’Alessandro e Paloschi, uscito senza la soddisfazione del gol. Kovac invece opera un cambio sulla fascia destra facendo entrare Castaignos per Rebic. Nell’ultimo quarto d’ora Dramè prende il posto di Masiello, con conseguente arretramento di Conte sulla linea di difesa e passaggio al 4-4-2.

forbes

Al 33’ Papu Gomez calcia quasi a botta sicura, ma trova il corpo di un difensore. A 10’ dal termine Seferovic rivela Meier, autore della doppietta nel primo tempo. Al 39’ spazio anche a Raimondi, che prende il posto di Conti. Un minuto dopo arriva il pari atalantino su deviazione in spaccata di Toloi su calcio di punizione di Gomez. Al 43’ Petagna e Spinazzola non riescono a intervenire su cross basso e teso di Freuler. Spiccioli finali anche per Djimsiti al posto di Spinazzola, non particolarmente efficace sulla fascia sinistra di centrocampo. L’ultimo tentativo per consegnare il successo all’Atalanta è di Petagna che calcia male e lontano dalla porta. Nella sequenza dei rigori Sportiello ne para uno, va sul dischetto e sbaglia, seguito nell’errore da Zukanovic, che consegna il trofeo all’Eintracht. Il club tedesco, presente con un grande numero di tifosi gemellati, si gode un successo che lega ancor più la sua storia a quella dell’Atalanta. Che, nell’intervallo, ha offerto il fuori programma dell’equadoregno Bryan Cabezas, neo acquisto che ha ricevuto i primi applausi dai nuovi tifosi.

XXII TROFEO ACHILLE E CESARE BORTOLOTTI

ATALANTA – EINTRACHT FRANKFURT 5-6 dopo i cdr (2-2 al 90’)

Atalanta (3-4-3): Sportiello 6 Masiello 6 Toloi 7 Zukanovic 6 Conti 6 (39’ st Raimondi sv) Kessie 5.5 (17’ st Carmona 6) Kurtic 6 Spinazzola 5 (43’ st Djimsiti sv) D’Alessandro 6.5 (24’ st Freuler 6) Paloschi 6 (24’ st Petagna 5.5) Gomez 6.5. A disposizione: Bassi, Mazzini, Stendardo, Gagliardini, Migliaccio, Caldara, Djimsiti. Allenatore: Gasparini

Eintracht (4-4-2): Hradecky 6 Varela 6 Oczipka 6 Huszti 6 Gacinovic 6 (45’ st Blum sv) Meier 7 (35’ st Seferovic sv) Rebic 6 (26’ st Castaignos 6) Abraham 6 Chandler 6 Hrgota 6 Mascarell 6. A disposizione: Lindner, Regasel, Fabian, Hasebe, Krothe, Gerezgiher, Bunjaki. Allenatore: Kovac

Arbitro: Fabbri 6. Assistenti: Tasso e Meli

Marcatori: pt 13’ Gomez, 27’ e 40’ Meier; st 39’ Toloi

Sequenza dei rigori: Gomez (gol), Huszti (gol), Petagna (gol), Seferovic (parato), Raimondi (gol), Blum (gol), Sportiello (parato), Mascarell (gol), Zukanovic (parato), Hrgota (gol)