Primo giorno di gara e primi colpi di scena al TOR330 – Tor des Géants®. La pioggia non ha fermato gli atleti, accompagnandoli costantemente da Courmayeur a Valgrisenche: 50 km in cui tutti i pretendenti alla vittoria hanno risposto alla chiamata, alternandosi in testa alla corsa. Il primo ad arrivare in zona base vita è stato il rumeno Corneliu Buliga che però si è fermato poco prima, al bar del paese, dove ha ricevuto assistenza dal suo team. In seguito ad alcune segnalazioni e grazie all’utilizzo di alcuni filmati, l’organizzazione ha verificato l’accaduto e ha deciso di procedere con la squalifica dell’atleta.
“Siamo davvero dispiaciuti perché Corneliu stava facendo una grande gara – spiega Alessandra Nicoletti, direttrice di gara e Presidente VDA Trailers – ma l’articolo 17 del regolamento di gara è molto chiaro: l’assistenza personale è tollerata solo ed esclusivamente ai punti ristoro ed alle Basi Vita, in un’area riservata a tale uso e a discrezione del responsabile del punto. I corridori sorpresi a dormire, mangiare o farsi prestare assistenza al di fuori dei punti autorizzati verranno squalificati. Siamo stati costretti a comunicare la nostra decisione all’atleta al punto di ristoro seguente, il rifugio Chalet de l’Epée“.
A Valgrisenche, poco dopo Buliga, è giunta a ruota anche la coppia francese composta da Benat Marmissolle e François D’Haene, seguita da Sangé Sherpa, Damian Hall e John Kelly, tutti racchiusi in una manciata di minuti. Leggermente più staccato Galen Reynolds.
Insomma, chi si aspettava un Tor des Géants® noioso, senza storia, con il 4 volte vincitore dell’UTMB a dominare dal primo all’ultimo metro, dopo il forfait di Franco Collé, dovrà ricredersi perché la lotta per il trono lasciato vacante dal gressonaro è davvero apertissima. Il gruppetto di testa, tra l’altro, viaggia sui tempi record proprio di Collé dello scorso anno. Relativamente basso – dodici – il numero degli atleti ritirati, tra cui però ci sono due dei top runners presentati ieri, il due volte vincitore Oliviero Bosatelli e la sua compaesana Melissa Paganelli.
Anche al femminile, infatti, il primo colpo di scena di questa edizione non si è fatto attendere, anzi: è finita dopo pochi chilometri, e più precisamente a La Thuile, la gara di Melissa Paganelli. La bergamasca, quarto lo scorso anno, ha dovuto lasciare la corsa a La Thuile dopo aver accusato problemi di stomaco già in partenza. Al comando c’è la tedesca Katharina Hartmuth, arrivata a Valgrisenche alle 17.47, con già diversi minuti di vantaggio sul nutrito gruppo delle inseguitrici: Lisa Borzani, Sabrina verjee, Natalie Taylor, Jasmin Paris e Corinna Sommer sono infatti molto ravvicinate tra di loro.
IL TOR450 – TOR DES GLACIERS È UN ASSOLO DI TIAAN ERWEE E KATJA FINK –Come spesso succede, il TOR450 – Tor des Glaciers è un assolo dei due atleti in testa alle classifiche maschile e femminile. Neanche una delle giornate meteorologicamente più difficili, con tanta pioggia, neve e freddo, ha scalfito la marcia di Tiaan Erwee e Katja Fink, che procedono ognuno da solo con se stesso, con il sudafricano quasi a metà del suo percorso.
Nel tardo pomeriggio di domenica Erwee si trova infatti in direzione del Dortoir Retempio, a 209 chilometri da Courmayeur, dopo essere passato dal Rifugio Miserin alle 14.17. Ha incrementato ulteriormente il suo vantaggio sui compagni di viaggio dietro di lui, che al Rifugio Grauson era di 4 ore su Alessandro Roncato e 5 su Volker Fohrmeister e Thomas Carrelli.
La svizzera Katja Fink ha approfittato della base vita di Cogne per una lunga sosta ristoratrice di oltre due ore, per riposarsi, mangiare e scaldarsi. È ripartita alle 17.12 alla volta del Rifugio Grauson, mentre a Cogne sono attese attorno alle 18 Erika Flavelle e Marina Plavan, che hanno deciso di farsi forza a vicenda e condividere parte del cammino. (Fonte: PiùPress)