a cura della Redazione
E’ bastato un secondo posto in Spagna, sulla pista
di Sierra Nevada, per celebrare la terza Coppa di
cristallo di snowboardcross nella straordinaria
carriera di Michela Moioli. Quinto podio in cinque
gare stagionali, che le hanno permesso di
festeggiare la vittoria finale con una gara di
anticipo, grazie ai 900 punti di vantaggio
sull’australiana Belle Brockhoff, giunta terza.
Quando è giunta al traguardo, alle spalle della
francese Chloe Trespeuch, Michela Moioli ha
capito che le era toccato il terzo trofeo di coppa del
mondo dopo quelli trofei nel 2016 e 2018. Una
stagione di successo, con due vittorie di tappa a
Cervinia e Big White, ma il secondo posto di Sierra
Nevada l’ha vista visibilmente emozionata e il suo
pensiero è andato alla difficile situazione sanitaria
che sta attraversando la nostra nazione. “Sono
venuta sin qui per gareggiare per l’Italia e ho
rischiato di non partecipare a queste gare – ha
dichiarato al traguardo – Mi emoziono fortemente
perché vorrei dire a tutti gli italiani e a tutti i miei
amici di tenere duro, la situazione è difficile ma ne
verremo fuori.
Sono contenta di avere raggiunto questo risultato,
lo dedico a tutti gli italiani, ai bergamaschi e ai
miei concittadini di Alzano Lombardo”.
In gara l’unico momento di suspence è arrivato nei
quarti di finale quando Michela, nettamente in
testa alla run con le altre tre avversarie
notevolmente attardate per una caduta, è a sua
volta caduta in un curva a sinistra rischiando di
uscire dal tracciato; tuttavia ha avuto la freddezza
di riprendere la marcia e concludere positivamente,
nonostante la scarsa velocità.
“E’ stata una run di quarto di finale molto strana,
con tre italiane su quattro – ha osservato la
campionessa olimpica di snowboardcross – Ad un
certo punto sono cadute tutte dietro di me e
viaggiavo tranquilla verso il traguardo, quando
sono caduta pure io in una curva a sinistra. Ho
rischiato pure di uscire dalla pista, fortunatamente
il mio vantagio era davvero enorme e mi è bastato
arrivare al traguardo. Diciamo che è stato un po’
imbarazzante. Nelle successive run le cose sono
andate decisamente meglio, fino alla big final dove
ho provato con uno scatto di reni a sopravanzare
Trespeuch. Sono felice, è stata una stagione difficile
sin dall’inizio dal punto di vista sportivo, ancor più
complicata nelle ultime settimane, ma sono rimasta
sempre competitiva ai massimi livelli”.