Federica Sorrentino
“Un enorme soddisfazione, dedicata ai tifosi”. L’incipit di Gian Piero Gasperini in sala stampa riflette evidentemente l’emozione provata al momento di lasciare il centro sportivo di Zingonia per recarsi allo stadio, quando un nutrito gruppo di tifosi ha salutato e incitato la squadra, forse assembrandosi troppo. Un gesto di vicinanza per sopperire al dispiacere di non riuscire a condividere gli straordinari momenti e risultati. “Siamo ai vertici in campionato e la conquista della finale di Coppa Italia è un segno di continuità – dichiara Gasperini – Non abbiamo mai perso fiducia, né mollato mai. Tuttavia, gli impegni sono tanti e pretendere di più dall’Atalanta mi sembra difficile. Per quanto ci riguarda, cerchiamo sempre di giocare al massimo delle nostre possibilità. Dal 3 gennaio giochiamo da sei settimane di fila ogni tre giorni – continua Gasperini – Questi ragazzi e questa squadra sono straordinari per il coraggio e lo spirito, ma anche per il rispetto con cui affrontano l’avversario“. La Juventus in finale di Coppa Italia. Roma la sede designata, dove Gasperini preferirebbe giocare, anche se Milano ha portato fortuna all’Atalanta. Non a caso la volta in cui è stato vinto il trofeo nel ’63 si è giocato a San Siro. “Sia con i bianconeri che con il Real Madrid in Champions non si parte favoriti, motivo in più per provare a vincere” – chiosa l’allenatore.
“La seconda finale in tre anni è qualcosa di fantastico. Siamo più che felici”. Parole di Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, che ai microfoni di Rai Sport pensa di interpretare il pensiero di tutti i bergamaschi. “Siamo consapevoli che l’Atalanta sta vivendo qualcosa di straordinario“.
Se Duvan Zapata dedica il gol alla famiglia, Matteo Pessina, da match-winner, sottolinea quanto sia importante restare in corsa nelle tre competizioni. “Da inizio ottobre giochiamo ogni tre giorni e stiamo dimostrando di avere una grande forza“. Per lui la maglia azzurra pare essere diventata una certezza. “La Nazionale è l’obiettivo più grande per un giocatore, ho esordito nel novembre scorso e sarebbe bellissimo se dovesse arrivare nuovamente la convocazione del ct Mancini, ma ora sono concentrato sull’Atalanta. Ho ricoperto un po’ tutti i ruoli del centrocampo, anche adesso sto facendo il centrocampista avanzato. Gomez? Lui è insostituibile e abbiamo caratteristiche diverse”. Gioco al top e testa all’università. Matteo Pessina spera di avere tempo per studiare di più dopo marzo.