(Adnkronos) – Città del Vaticano, 7 dic. (Adnkronos) – Il Papa, che sta tenendo il Concistoro per la creazione di 21 nuovi cardinali, ha un vistoso ematoma sotto il mento. "Gesù è il punto d'appoggio fondamentale, il centro di gravità del nostro servizio, il 'punto cardinale' che orienta tutta la nostra vita" ammonisce il pontefice. "Nella vita spirituale come in quella pastorale, – avverte Francesco – rischiamo a volte di concentrarci sui contorni, dimenticando l'essenziale. Troppo spesso le cose secondarie prendono il posto di ciò che è necessario, le esteriorità prevalgono su quello che conta davvero, ci tuffiamo in attività che riteniamo urgenti, senza arrivare al cuore. E, invece, abbiamo sempre bisogno di ritornare al centro, di recuperare il fondamento, di spogliarci di ciò che è superfluo per rivestirci di Cristo". Bergoglio spiega che cosa voglia dire fare la strada di Gesù: "Significa anche coltivare la passione dell'incontro. Gesù non fa mai la strada da solo; il suo legame con il Padre non lo isola dalle vicende e dal dolore del mondo. Al contrario, proprio per curare le ferite dell’uomo e alleggerire i pesi del suo cuore, per rimuovere i macigni del peccato e spezzare le catene della schiavitù, proprio per questo Egli è venuto. E, così, lungo la strada, il Signore incontra i volti delle persone segnate dalla sofferenza, si fa vicino a coloro che hanno perduto la speranza, solleva quanti sono caduti, guarisce chi è nella malattia. L'avventura della strada, la gioia dell’incontro con gli altri, la cura verso i più fragili: questo deve animare il vostro servizio di cardinali”. "Fare la strada di Gesù significa,- sottolinea ancora – essere costruttori di comunione e di unità". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)