Yumin Abbadini ginnasta emergente

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Rino Fusco

C’è un bergamasco tra i migliori ginnasti azzurri dell’Artistica Maschile. E’ Yumin Abbadini, 19enne di Ranica, in forza alla Pro Carate, squadra neo promossa in Serie A1 grazie alla vittoria nel playoff di A2. Le sue doti sono spiccate nel corso della “Ukraine International Cup 2021”, manifestazione internazionale che si è svolta a Kiev il 22 e 23 maggio scorso, dove ha gareggiato insieme a Ludovico Edalli, neo Campione d’Italia con la Pro Patria Bustese e aviere dell’Aeronautica Militare che si sta preparando ai Giochi Olimpici di Tokyo, e al maceratese Matteo Levantesi. Nel concorso All Around, che ha visto Ludovico Edalli vincere la medaglia di bronzo e Laventesi ai piedi del podio Levantesi per appena un decimo, Yumin si è piazzato ottavo. Le prestazioni dei tre ginnasti hanno permesso al team azzurro di festeggiare la medaglia d’argento come seconda squadra classificata sulle 13 in gara, superata solamente dalla formazione padrona di casa dell’Ucraina. Yumin Abbadini per meno di mezzo punto non è andato a medaglia nella finale alla sbarra, nella quale si è piazzato quarto con il totale di 13,550, alle spalle della medaglia di bronzo, il francese Paul Degouy (14,000 pt.). Per il ginnasta bergamasco solo conferme di quanto decisamente buono aveva fatto vedere prima del lockdown, che forse ne ha frenato l’evoluzione.

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Ai campionati italiani di ginnastica artistica dello scorso novembre, Yumin Abbadini ha conquistato il terzo posto nel cavallo con maniglie, sfiorando il bronzo alla sbarra. Le grandi qualità di Yumin Abbadini sono emerse nel settembre 2019, a Guimares in Portogallo, sede di una tappa di World Challenge Cup. In quella circostanza il giovane ginnasta bergamasco si è aggiudicato la medaglia di bronzo nella finale di Coppa del Mondo al cavallo con maniglie di Yumin Abbadini. Il ginnasta allenato da Alberto Busnari, ripercorrendo le orme del suo tecnico plurimedagliato, ottenne in finale un 13.325 (punteggio di partenza 4.9), piazzandosi alle spalle del messicano Corral e dell’inarrivabile giapponese Sugino Takaaki, il cui score allora ottenuto (14.825 – partenza 6.5) dice tutto. Nella finale agli anelli, forse pagando lo scotto di avere esercizi poco sviluppati negli elementi di forza e slancio forza, Yumin (con 4.6 di partenza) sfiorò il podio piazzandosi in quarta posizione, mentre al corpo libero, al termine di un esercizio ottimamente eseguito, un grave errore nella diagonale finale vide regalato Abbadini al settimo posto.