Scrimmage Blu Basket antipasto di A2

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Simone Fornoni

Uno scrimmage a conferma della rivoluzione tecnica coi piedi per terra, pardon al parquet, del neoprofeta Michele Carrea. L’antipasto numero 1 della A2 nel mix verde-rosso (i rispettivi gironi) con la Tezenis Verona di Alessandro Ramagli e dell’ex Lorenzo Caroti (87-75; 18-12, 19-14, 27-24, 23-25) è stata la festa (6 settembre) per il mezzo secolo di vicenda societaria dall’Oratorio dei Salesiani fino alla Blu Basket 1971, pregustando il contorno dei 350 del PalaFacchetti a spellarsi le mani per gli idoli vecchi e nuovi nel primo sabato settembrino.

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Meno centimetri, ma più versatilità. Sempre Davide Reati capitano coraggioso, in quintetto da ala piccola, 12 punti di bombe e 4 rimbalzi. La voce più sfrondata: 29 a 36, soffrendo i lunghi puri Pini (21+6) e più di rado Candussi, 9 come il centro atipico Wayne Langston che ti prende la linea di fondo e sei fritto, e siluro di tabella sulla sirena finale dal suo pitturato. Tolto un Karvel Anderson da ventello e sei triple, non c’è stato un solo veronese in grado di reggere uno contro uno e difese variabili con frequenti mismatch (Caroti 7, Rasio 3, Grant 3+5; Penna 4, Rosselli 5, Udom 3). La palla a spicchi in Blu ha già un’identità. Niente totem, ma circolazione più ampia e spedita per soluzioni da leccarsi i polpastrelli, torridi nel duo di bocche da fuoco. Quel Giddy Potts (18) che fa il pick’n’roll col play Yancarlos Rodriguez (7 e 3 assist), tanto poi il malcapitato difendente gli rimbalza addosso. E Federico Miaschi (19), letale come tiratore di striscia, da cambio o da “3”, tris dall’arco sulla cinquina totale in un minuto scarso nel terzo periodo in formato shootout, con coppie pesanti di Reati e del fresco campione d’Olanda. 1.90 per 100 e oltre, Giddy, pure 3 carambole e passaggi smarcanti, un torello di mano educata con palleggio-arresto-tiro da lasciare di sasso (primo break sull’11-3, massimo gap 54-34) e letale dai 6,75 dall’angolo e dal mezzo angolo sinistro.

Nella rotazione, profonda e con alternative godibili, Brian Sacchetti (9) parte in post guadagnandosi liberi su liberi (7/8), Ursulo D’Almeida (4+3) ottimizza il quarto d’ora concesso, Ion Lupusor (bomba più lunetta) allunga la pattuglia aerea e infine Marco Venuto (3) contende al 2002 Matteo Bogliardi (2) lo spot di backup del regista. Il rendez-vous è al PalaOlimpia il 25 settembre, 3 giorni dopo il test con Lugano, ma allora si sarà già cominciato a fare sul serio con la Supercoppa (12-15-19, Cantù-Assigeco-Bakery Piacenza) aspettando il salto a 2 di Mantova in campionato il 3 del mese prossimo.