UEB Gesteco Cividale-WithU Bergamo 99-60
(36-18, 54-32, 73-51)
UEB Gesteco Cividale: Rota 17 (3/6, 3/8), Chiera 15 (2/2, 3/7), Mouaha 14 (1/1, 3/5), Battistini 20 (3/9, 4/9), Paesano 4 (2/2); Miani 8 (4/5), Cassese 12 (2/2, 1/4), Ohenhen 6 (3/4, 0/1), Almansi (0/1, 0/1), Frassineti, Micalich, Cautiero 3 (1/1 da tre). All. Pillastrini.
WithU Bergamo: Savoldelli 4 (2/4, 0/2), Simoncelli 11 (2/5, 1/6), Sodero 9 (1/3, 1/5), Bedini 9 (3/7, 0/1), Dell’Agnello 20 (7/14, 0/2); Ihedioha 3 (1/1 da tre), Manenti 4 (2/5), Piccinni (0/1 da tre). All. Cagnardi.
Tiri liberi: UEB Gesteco Cividale 14/18, WithU Bergamo 16/20.
Rimbalzi: UEB Gesteco Cividale 45 (Battistini 14), WithU Bergamo 24 (Dell’Agnello 8).
Assist: UEB Gesteco Cividale 28 (Mouaha, Rota 7), WithU Bergamo 17 (Savoldelli 7).
Spettatori: 1450.
La WithU Bergamo esce sconfitta da gara-5 di semifinale playoff contro Cividale, e chiude tra gli applausi una stagione sportiva di altissimo livello. Il finale, 99-60 in favore dei ducali, non scalfisce minimamente quanto fatto dagli uomini di Cagnardi da ottobre a oggi: quinto posto in regular season, nove vittorie nelle ultime undici gare, dieci vittorie consecutive interne – dal 27 febbraio a oggi – e due serie di playoff dove prima è arrivata la rimonta da 0-2 contro Legnano e poi quella che ha portato i forti friulani a gara-5.
La “bella”, giocata in condizioni di assoluta emergenza, visti i soli 8 giocatori a referto, ha visto Cividale prendere il comando delle operazioni sin dai primi minuti, per poi gestire rotazioni e risultato di fronte a una WithU che ha lottato fino alla fine.
Le parole di coach Cagnardi al termine del match: “Con questa gara-5 di semifinale si chiude la nostra stagione. Ci sarà tempo e modo per analizzare quanto è stato fatto durante il campionato in termini di lavoro, miglioramenti individuali, risultati di squadra ed errori. Mi preme sottolineare come l’epilogo sia certamente ingeneroso e irrispettoso verso i miei giocatori, il sottoscritto e il mio staff, perché nessuno di noi si meritava di presentarsi a Cividale in queste condizioni. I nostri avversari, ai quali vanno i miei complimenti, hanno certamente meritato il passaggio del turno e anche senza gli infortuni di Negri, Ihedioha e Sodero e con Cagliani che stava giocando 25 solidissimi minuti di media nei playoff e Isotta che ha spaccato e deciso più di una partita nei suoi 30 minuti di utilizzo; una eventuale nostra vittoria sarebbe stata obiettivamente un risultato difficile, ma per rispetto alla nostra squadra e a tutto quello che ha dimostrato durante l’anno si sarebbe dovuto avere una capacità di gestione e un buonsenso diversi da quelli dimostrati. Personalmente ho provato a ricucire la situazione, ma la Bergamo cestistica signori è questa: più volte ho detto che sarebbe stato necessario fare passi in avanti in termini di collaborazione e professionalità perché i campanilismi e l’esaltazione dei propri personali interessi non possono creare sistema. Era chiaro che la strategia della stagione è sempre stata di cercare la migliore performance dei 5 senior, lavorando incessantemente sui giovani e perdendo anche partite pur di dare loro l’opportunità di crescere per poi farsi trovare pronti e alzare il livello della squadra nella seconda parte di stagione. Questo è stato fatto e questo ci è stato tolto, per poi vederli in campo in una competizione giovanile giocata in modo disastroso sotto ogni aspetto tecnico ed emotivo che sia. Rimane quanto di buono fatto, un girone di ritorno strepitoso con 9 vittorie nelle ultime 11 partite, due serie di playoff al limite del proibitivo recuperate dallo 0-2 con un Palazzetto che ha dimostrato quanto questa città possa amare la pallacanestro ed emozioni che hanno lasciato il segno. Ringrazio tutti i miei compagni di viaggio, perché non dimentico il mio primo giorno da allenatore a Bergamo, era il 28 luglio e 10 giorni dopo sarebbe iniziata la stagione: eravamo con Petronio, Milesi e Meneghel, avevamo zero giocatori, zero personale, zero materiale, zero appartamenti. Il nulla. Guardarmi indietro e vedere quanto è stato fatto mi riempie di orgoglio e sono convinto che da qui si possa e si debba ripartire con passione, idee chiare e perché no con gli stessi partner da Bluorobica in giù perché la strada scelta è stata vincente e gli errori sono fatti per migliorarsi. Se tutti faranno un passo verso il bene comune e il palazzo dell’ultimo mese farà capire cosa potrebbe essere il futuro bene… Altrimenti buona Atalanta a tutti“.
Pronti via, Simoncelli da una parte e Chiera due volte dall’altra inaugurano il match con le conclusioni pesanti; la WithU si mette subito a zona, Battistini e Mouaha spingono il primo allungo interno (11-4 al 3′) e il lungo di casa resta protagonista con altri cinque punti consecutivi. Bergamo trova linfa da Dell’Agnello (18-10 al 6′), Cividale però tiene in difesa e colpisce dall’arco con Rota per il +14. Le percentuali dei padroni di casa restano alte, al primo mini-intervallo Cividale è sul +18 (36-18 al 10′), Bergamo ha cuore e ci prova con Simoncelli e Sodero, i friulani però tengono la testa (45-28 al 17′) e possono giostrare al meglio le rotazioni. I canestri di Miani, Mouaha e Manenti chiudono il primo tempo, con il punteggio di 54-32 in favore di Cividale.
Le triple di Rota e i punti di Paesano allargano ulteriormente il margine (67-37 al 23′), Dell’Agnello e Sodero tengono viva la WithU con un break di 0-9, dimostrando che i blu-arancioni vogliono giocare fino in fondo. Cividale trova i canestri di Rota e Cassese in chiusura di quarto (73-51 al 30′), negli ultimi dieci minuti Chiera e Cassese rispondono a Dell’Agnello e Bedini (83-56 al 35′), Cividale sfonda approfittando dell’oggettiva stanchezza di Bergamo e chiude in festa. Al PalaGesteco finisce 99-60 in favore dei friulani, che vincono la serie 3-2 e volano in finale dove affronteranno Vigevano. Per la WithU Bergamo gli applausi per una stagione di enorme livello, e per una post-season dove i blu-arancioni hanno messo in campo tutto il loro valore, eliminando Legnano e portando Cividale a gara-5.