Il pomeriggio della domenica per l’Albinoleffe sull’erba sintetica di Castellammare si preannuncia doppiamente caldo: per il tifo acceso dei sostenitori delle vespe stabiane; per la temperatura che, stando alle previsioni, regalerà un insolito tepore d’autunno inoltrato. Siamo alle porte della costiera sorrentina, ad un passo dal suggestivo Sentiero degli Dei, di fronte alla sagoma inconfondibile del Vesuvio. Fino a qualche anno fa il vanto di questa popolosa cittadina, inebriata dal profumo dei rinomati limoni che si mescola a quello salmastro, era confinata nel lembo di mare dove i mitici fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale si allenavano di buon mattino per inanellare ori olimpici e mondiali. Poi la squadra di calcio, dopo aver mancato la promozione tra i cadetti battuta ai playoff dalla ormai scomparsa Salernitana, si è rifatta al termine della passata stagione centrando il ritorno in serie B dopo sessant’anni e sei punti di penalizzazione sul groppone (vedasi vicende calcioscommesse). Ma la Juve Stabia si sta comportando esattamente come l’Atalanta in serie A (il paragone non suoni irriverente) e la sua posizione di classifica sarebbe di assoluta tranquillità con 20 punti. E’ a questo bottino che bisogna fare riferimento per pesare le qualità e la portata dell’avversario. Daniele Fortunato, che ne ha ripassato pregi e difetti, preferisce concentrarsi giustamente sulla preparazione di una trasferta tanto insidiosa quanto promettente e incoraggiante. Con il portiere Tomasig lungodegente, Offredi è chiamato a confermare quella maturità e sicurezza messa in campo a Empoli. L’indisponibilità di D’Aiello libera il posto di centrale a uno tra Lebran e Malomo. Nel 4-1-4-1 fiducia piena a Hemetaj davanti alla difesa, mentre a Pacilli sarà affidato il compito di costringere l’esterno sinistro stabiese a restare basso. Girasole, che ha saputo portare scompiglio nelle difese avversarie con penetrazioni dalla fascia sinistra, potrebbe esaltarsi nuovamente in questa trasferta. In assenza di Cocco, infortunato, il terminale d’attacco sarà ancora Germinale, uno che ben conosce il campo di Castellammare. Pesa l’indisponibilità di Karamoko Cisse, convocato dalla nazionale della Guinea per il doppio impegno contro Senegal e Burkina Faso. Prevedibile che la Juve Stabia imposti la sua gara sul ritmo e l’entusiasmo, per dare l’assalto alla fortezza seriana. L’Albinoleffe dovrà giocare la gara perfetta, senza sbavature né distrazione. La ricetta di Fortunato è fatta di pochi ingredienti in giusta dose: ordine e concentrazione, palla bassa, copertura, ripartenza. Con sicurezza e testa alta potremmo vedere addirittura un Albinoleffe bello, elegante e sorprendente. Le caratteristiche dell’avversario lo permettono. In gare come questa prevale il comportamento psicologico. Farsi pungere dalle vespe sarebbe un paradosso banale.
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