Il Gran Premio di Valencia, il primo appuntamento del motomondiale dopo la tragica gara di MotoGP in Malesia, nel segno di Marco Simoncelli. Papà Paolo, invece del minuto di silenzio, ha chiesto di fare un gran casino, con i bolidi a due ruote riuniti in pista con i piloti a dare tutta manetta. E’ stato esaudito. Doveva essere, voleva essere, non poteva che essere così. Nella storia dello sport si sono vissute emozioni corali e profonde per lutti improvvisi che hanno colpito profondamente il popolo degli appassionati e non solo. Dalla scomparsa del Grande Torino nel dopoguerra al dramma di Renato Curi sul campo di Perugia, fino all’incidente stradale costato la vita a Gaetano Scirea, si è vissuto un lutto collettivo. In quelle circostanze non c’erano internet e i social network a riflettere le emozioni, assegnate alla sola carta stampata e ai filmati. Nel caso di Marco Simoncelli passione e simpatia sono stati e continuano ad essere un binomio indissolubile, perché, giusto ripeterlo e risottolineare, Sic era un non personaggio, amato perché autentico, in cui più generazioni si sono naturalmente immedesimate. Istinto, qualità, preparazione, professionalità si sono fuse con lo spirito del divertimento e della passione. Il massimo. Ecco perché Sic continuerà a raccogliere messaggi di affetto e a rappresentare un esempio per il mondo dello sport. Sul sito web ufficiale «www.marcosimoncelli.it» c’è la foto di Marco che saluta e la scritta. «Marco avrebbe detto….”diobo’ ragazzi quanti siete!”….». Nel box del team Gresini, che onora con la presenza il suo grande pilota a Valencia, compare una grande foto di Marco Simoncelli con sotto la scritta «È stato un onore e un privilegio lavorare con te». I piloti del motomondiale hanno escogitato i modi più diversi per consentire che Marco Simoncelli corra ancora in pista. Valentino Rossi, l’amico del cuore, ha scelto di iscrivere il numero 58 con la scritta Sic all’interno del suo celeberrimo 46, e di utilizzare un casco che replica quello di SuperSic. Loris Capirossi, al commiato dopo 22 stagioni da protagonista e 327 gran premi disputati, abbandona il suo numero 65 per il 58. Dovizioso ha disegnare il 58 sulla tuta, all’altezza del cuore. Sulla Ducati di Nicky Hayden si legge «Sic nei nostri cuori»; su quella di Hiroshi Aoyama via lo sponsor a beneficio della scritta «Marco, uno di noi». Altri piloti hanno scelto di onorare Simoncelli riportato sul casco il 58 o SuperSic. Nel box del team Gresini, che onora con la presenza il suo grande pilota a Valencia, compare una grande foto di Marco Simoncelli con sotto la scritta «È stato un onore e un privilegio lavorare con te». Sull’altra moto del team, quella di Hiroshi Aoyama, invece, al posto dello sponsor c’è la scritta «Marco, uno di noi». Simoncelli dunque correrà con tutti nell’ultima gara della stagione 2011.
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