Roberto Baggio, un calcio a fame e povertà in Perù

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Roberto Baggio prosegue la sua attività di ambasciatore mondiale della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura. L’ultima tappa lo ha visto nel villaggio di Calca, in Perù, una delle comunità colpite da violente inondazioni nel gennaio 2010 che hanno coinvolto 10mila persone. Il progetto umanitario si inserisce nel programma “Il Calcio professionista contro la fame”, un’iniziativa congiunta dell’Associazione delle leghe europee di calcio professionista (Epfl), della Fao e del Dipartimento di aiuti umanitari della Commissione europea (Echo), per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della fame nel mondo. Gli interventi umanitari condotti nella regione di Cusco, di cui hanno beneficiato oltre 10mila famiglie che si sostengono con i prodotti della terra e la zootecnia, hanno permesso di distribuire sementi e attrezzi agricoli, garantire l’assistenza veterinaria, la riparazione dei canali d’irrigazione, la ricostituzione della terra danneggiata e l’assistenza tecnica. Nel suo viaggio in Perù, Roberto Baggio ha visitato la Scuola di calcio Oscar Ibanez di Lima, giocando con i ragazzi che la frequentano. In occasione della visita di Baggio in Perù, la Fao, l’Istituto peruviano dello sport e la Federazione calcio del Perù hanno firmato un accordo di cooperazione per promuovere nel paese sudamericano la campagna “Il calcio professionista contro la fame”. Roberto Baggio è considerato in tutto il mondo uno dei migliori calciatori nella storia di questo sport. Nel 1993 ha ricevuto il Pallone d’oro come “Giocatore europeo dell’anno” e nello stesso anno è stato eletto da una giuria di giornalisti sportivi “Migliore giocatore al mondo”. Nel 2002 è stato nominato Ambasciatore di Buona volontà della Fao, e nel 2009 ha ricevuto il Peace Summit Award in riconoscimento del suo appassionato impegno per la pace nel mondo e per il suo lavoro umanitario a livello internazionale.

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