Altri due pass iridati agli assoluti di nuoto. Più belli perché inattesi. Sono quelli di Federico Turrini nei 400 misti e Martina Rita Caramignoli nei 1500 stile libero, con l’aggiunta di Chiara Boggiatto sotto al tempo limite B nei 200 rana. La seconda giornata dei campionati italiani assoluti primaverili di nuoto, in svolgimento a Riccione, alimenta la squadra azzurra verso Shanghai e mostra Federica Pellegrini nell’insolita veste di velocista. Dopo il secondo tempo mondiale stagionale nei 400 stile libero in 4’03″49, la regina del nuoto era attesa dal primo test su quei 100 stile libero che la presentarono all’Italia agli assoluti primaverili del 2004 quando, a 15 anni, cancellò il record assoluto di Cecilia Vianini (54″40 contro 55″07). La campionessa, che nel 2009 con i costumoni portò il limite sul 53″55 rompendo il muro dei 54″, conquista il titolo italiano in 54″98 (26″90), tempo similare al 54″91 (26″78) delle batterie. Un crono interlocutorio per la 22enne di Spinea, vicino ai limiti iridati di 54″44 e 54″57, ma per nulla indicativo in relazione ai 200 e 400 stile libero, di cui è primatista mondiale e porterà di sicuro a Mondiali ed Olimpiadi. Per Federica Pellegrini, autrice di undici record del mondo, è il 41esimo titolo assoluto della carriera, il settimo ai primaverili sulla distanza (2003, 04, 05, 06, 07, 09, 11).
Nei 400 misti Federico Turrini batte Luca Marin, si aggiudica il titolo italiano in 4’14″18 (58″47, 2’01″49, 3’13″98), sbriciola il personale di 4’18″78 e va sotto al limite per i Mondiali di Shanghai di 4’15″47 con il settimo crono mondiale stagionale. Per il 23enne di Esercito e Nuoto Livorno, già bronzo agli euroindoor, è il primo titolo italiano sulla distanza, il quarto considerati i tre sui 200 vinti tra il 2008 e il 2010. C’era grande attesa anche per Luca Marin, argento e bronzo mondiale tra il 2005 e il 2007, e lontano dai suoi migliori tempi proprio da quel periodo (record italiano 4’09″88). L’altra grande sorpresa la firma Martina Rita Caramignoli, 20 anni il 15 maggio, reatina tesserata per l’Aurelia Nuoto Unicusano ed allenata da Riccardo Pontani, che vince i 1500 in 16’19″78, limando oltre 13″ al personale di 16’33″40 e qualificandosi ai Mondiali abbattendo il limite di 16’20″11. Per la giovane promessa del mezzofondo è il primo titolo italiano sulla distanza dopo i due già conquistati negli 800. Soddisfatta anche Chiara Boggiatto (Esercito / Nuoto Livorno), che si aggiudica i 200 rana in 2’26″63 (1’10″60), migliorando il primato personale senza costumone (prec. 2’27″12 del 2005), avvicinando il personale di 2’25″90 e infrangendo il tempo limite B per i Mondiali di Shanghai di 2’26″89. Per la 25enne di Moncalieri, al decimo anno di attività internazionale assoluta, è il 33esimo titolo assoluto. Mattia Pesce, dopo i 50, si aggiudica anche i 100 approfittando dell’assenza, causa influenza, di Fabio Scozzoli, bronzo europeo in lunga, campione europeo e vice campione mondiale indoor. Nei 100 farfalla Lorenzo Benatti, già campione italiano primaverile nel 2009, torna sul gradino più alto del podio in 53″58 (24″84), ma lontano dai limiti iridati (52″24 A, 52″36 B). In chiusura la Larus di Filippo Magnini vince la 4×200 stile libero in 7’17″10 con le seguenti frazioni: D’Arrigo 1’51″50 (record cat. ragazzi), Santucci 1’48″25, Barbacini 1’50″32 eMagnini con l’ 1’47″03 miglior tempo tra i lanciati.