Papu Gomez, da poco in forza al Monza, arrivato alla corte di Galliani da svincolato, è stato raggiunto da una comunicazione della Fifa che lo sospende per due anni. Le analisi del doping avevano già messo in luce la positività nel mese di novembre del 2022 prima del campionato del mondo in Qatar (poi vinto dall’Argentina con Papu Gomez in squadra) e della finale di Uefa League vinta dal Siviglia (con in squadra Papu Gomez).
Al tempo non seguì la sospensione perché la sostanza assunta da Gomez non era considerata grave. Ma l’autorità sportiva lo punisce per non aver comunicato all’équipe medico di avere assunto quella sostanza che aveva in casa per curare un malanno notturno (questa è la difesa del giocatore). Il Siviglia ha vissuto tutto questo periodo con la spada di Damocle sulla testa e ha lasciato libero il giocatore alla fine del suo contratto. Nessun altro club si è arrischiato ad acquisire le competenze sportive del Papu proprio per questo fatto. Lo ha fatto, invece, il Monza consapevole che sarebbe potuto accadere.
Ora che è arrivato in Italia è arrivata anche la sentenza. Il Papu ha giocato spezzoni di partite in due gare con il Monza e ora, all’età di 35 anni, deve star fuori due anni. Come dire che la sua carriera è ormai compromessa.
Il Monza ricevuta la notifica dalla Fifa ha emanato il seguente comunicato: “AC Monza comunica di aver ricevuto in data odierna – 20 ottobre 2023 – dalla FIFA, per il tramite della FIGC, notifica della sentenza di primo grado della Commissione Spagnola Antidoping, emessa nei confronti del calciatore Alejandro Dario Gomez. La sentenza prevede la squalifica per due anni dalle attività sportive. Nei campioni biologici del calciatore è stata riscontrata la presenza di Terbutalina. Si tratta di un farmaco assunto per placare una crisi di broncospasmo, nell’ottobre del 2022, quando il calciatore era tesserato per il Siviglia FC. La positività è frutto di un’assunzione involontaria. AC Monza si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali“.