L’Udinese continua la sua avventura in Europa League e guadagna l’accesso agli ottavi di finale. Alla Lazio non riesce il miracolo di rimontare l’1-3 dell’andata ed esce sconfitta anche dal secondo confronto con l’Atletico Madrid. I friulani danno la sensazione di poter continuare ad essere protagonisti a livello continentale, come in campionato. La Lazio si porta dietro lacerazioni e incertezze, culminate nelle dimissioni di Reja alla vigilia e congelate proprio per la trasferta di Madrid. Non c’è Di Natale, non c’è Isla, ma c’è l’Udinese. Grande prova della squadra di Guidolin che domina il match più difficile della stagione, espugnando il campo del Paok Salonicco con un rotondo 3-0. Dopo lo zero a zero dell’andata, i friuliani hanno interpretato la trasferta in modo perfetto, annullando nel giro di un quarto d’ora proprio il temuto fattore campo e mettendo a segno due reti, con il brasiliano Danilo e una bomba su calcio di punizione di Floro Flores, che valgono l’ipoteca sul passaggio del turno. I greci riescono a portare minaccia solo su palla inattiva, nello specifico da calcio d’angolo con puntuali deviazioni di testa che non sortiscono effetto. A inizio di ripresa una plateale ostruzione in area ai danni di Floro Flores consente all’Udinese di segnare il terzo gol su calcio di rigore con Domizzi. E nel corso della gara Guidolin viene confortato anche dalla personalità di Fabbrini, autore della migliore prestazione in maglia bianconera.
Allo stadio al Vicente Calderon la Lazio esce sconfitta per 1-0 (rete di Godin al 3’ della ripresa) e saluta mestamente la scena europea. Poteva essere un risultato più pesante, le parate di Bizzarri aiutano a limitare i danni, ma solo per la statistica. La Lazio dovrà ricominciare dalla nuova guida tecnica e concentrarsi sul campionato.