L’AlbinoLeffe conquista un punto prezioso contro il Vicenza

La partita è finita 0-0. I blucelesti hanno ben controllato (soprattutto nella ripresa) i più forti biancorossi.

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Quando Lopez incontra il Vicenza, gli si allarga il cuore. Ed è ricambiato della stessa moneta. Soprattutto in questo periodo storico in cui la squadra vicentina è un po’ sotto le attese e contestata dal suo pubblico, che vorrebbe vederla veleggiare nelle primissime posizioni.

In queste situazioni non c’è di meglio che rifugiarsi negli amarcord più dolci. E Giovanni Lopez (“Un capitano, c’è solo un capitano”, gli gridano dagli splati) è il rappresentante massimo di quando, da giocatore, portò i biancorossi ai più grandi trionfi come la Coppa Italia. Correva l’anno 1997.

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Quando eravamo più belli e più giovani”, dice Lopez raggiante in sala stampa alle sue vecchie conoscenze giornalistiche che, ancora oggi, seguono le vicende della squadra veneta.

Il Vicenza è la squadra più forte del girone”, aveva detto alla vigilia di questa partita l’allenatore biancoceleste. Di sicuro è la squadra con la struttura fisica più imponente del girone. Sono tutti dei marcantoni di prima categoria. Zoma, vederlo correre, tra Ierardi, Golemic e Laezza, sembra una formichina. Veloce sì, ma sempre una formichina. Ed è stata ben controllata dalla difesa dei ragazzi di Vecchi, che lo temevano proprio per la sua velocità. (“Un elemento molto interessante“, ha detto a fine gara l’allenatore del Vicenza.

Stefano Vecchi, vecchia conoscenza del calcio bergamasco, è stato chiamato sulla panchina biancorossa per dare quel quid in più a questa squadra, che vuole vincere e salire di categoria. La storia del club lo impone. Ma oggi risulta un po’ attardato dalla capolista Mantova.

Della partita si può dire che l’AlbinoLeffe esce vittorioso ai punti. Difesa solidissima, tenuta atletica per tutti i 95 minuti, ragazzini in mezzo al campo che se la sono battuta ad armi pari con i marpioni vicentini.

E ha avuto anche un paio di buone opportunità per poter fare gol, senza riuscirvi. Zanini si fa parare il tiro e Agostinelli calcia malaccio sciupando una buona opportunità.

Il Vicenza, soprattutto nel primo tempo, ha creato una superiorità numerica con la posizione fastidiosa per i blucelesti di Costa, che prendeva sempre in mezzo Gusu. Lopez ha passato tutto il primo tempo a urlare al suo giocatore di uscire, di fare, di sbrigare, ad un certo punto lo ha scambiato di posizione con Piccoli, mandandolo a sinistra. Niente da fare. Costa ha continuato ad essere quella spina nel fianco che metteva palloni su palloni al centro dell’area. Ma la difesa con Milesi, Marchetti e Borghini (che continua ad essere la quarta miglior difesa del girone) non ha concesso nulla a Ferrari e Pellegrini.

Nel secondo tempo il Vicenza ha accusato un calo fisico, non è più riuscita a spingere come avrebbe voluto e l’AlbinoLeffe ha ben controllato la gara. C’è stato anche modo di poter rivedere in campo alcuni giocatori fuori da tempo per infortunio come Carletti, Brentan e Doumbia. A loro manca un po’ di minutaggio e di ritmo partita. Ma Lopez ha così potuto fare quei cambi di ruolo che nelle ultime cinque-sei partite non ha potuto fare per mancanza di giocatori. E, infatti, rispetto alle altre partite l’AlbinoLeffe non ha rischiato di perdere. E il pareggio di oggi vale molto. Un punto conquistato con consapevolezza difronte a una grande squadra.

Di questo passo la salvezza tranquilla arriverà sicuramente, ma anche qualcosa di più. Noi ci auguriamo di vedere l’AlbinoLeffe ai playoff.

AlbinoLeffe-L.R. Vicenza 0-0

AlbinoLeffe: Marietta; Borghini, Marchetti, Milesi; Gusu, Muzio, Agostinelli, Zanini, Piccoli; Longo, Zoma. All. Lopez.

L.R. Vicenza: Confente; Ierardi, Golemic, Laezza; De Col, Cavion, Ronaldo, Proia, Costa; Pellegrini, Ferrari. All. Vecchi.

Arbitro: Enrico Gigliotti della sezione di Cosenza.