Basket: Siena torna grande, la Scavolini si fa “bella”.

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Gara 4 nelle due serie ancora aperte con esiti differenti. Montepaschi riprende il controllo e mette a segno il punto decisivo al palaWhirpool, mentre Pesaro non vuole fermarsi, portando Cantù alla gara decisiva. Sabato uscirà dal Pianella il nome della quarta semifinalista.

forbes

Cimberio Varese – Montepaschi Siena 75-91

Dura 48 ore la grande speranza biancorossa di riportare la serie in Toscana, il tempo per la panchina senese di rimettere a posto le cose e ritrovare i giusti meccanismi rodati da tante annate vincenti. Risultato: 3-1 Montepaschi e testa già proiettata alla sfida con Sassari, sorpresa positiva della stagione. Stagione che per la Cimberio si chiude comunque fra gli applausi, non solo dei propri tifosi. Fa piacere segnalare, soprattutto in questo momento, come la società lombarda chiuda per la seconda volta in utile (seppur di poco) il bilancio, evento davvero unico nel panorama professionistico sportivo, in Italia e non solo. Il pool di imprenditori, “guidato” da Cecco Vescovi merita davvero un plauso. Sul parquet, la sfida numero 4 riparte dall’entusiasmo e dall’energia dei padroni di casa pronti a fuggire sul +6 dopo soli 3′ (10-4). Diawara (26 e 7 rimbalzi) è l’arma in più per coach Recalcati, mentre Pianigiani ha preparato ad hoc la difesa con un unico obiettivo: limitare Stipcevic (0 alla fine dei 26′ sul campo!). Visto il malpartito, McCalebb (15) capisce che è il momento di prendersi sulle spalle i compagni e piazza un paio di accelerazioni che valgono il sorpasso (20-15 dopo 7′). Andersen (19 e 6 rimbalzi) torna il totem dominante delle prime 2 gare e fa piazza pulita sotto i tabelloni, facilitando il primo allungo (28-21 al 10′). Varese non ci sta e vuole credere nella possibilità di un grande bis, affidando le proprie chance a Goss (20) che impedisce ai compagni di alzare bandiera bianca (35-45 all’intervallo). Senza la verve e soprattutto le conclusioni pesanti di Stipcevic, le vie per il canestro sembrano restringersi irrimediabilmente mentre dalla panchina biancoverde si alzano Lavrinovic (15) e Zisis (6 e 6 assist) per tenere alto il ritmo e dare fiato alle prime linee (68-51 al 30′). La partita sembra finita e quando Fajardo (13 e 7 rimbalzi), combinato alla zona difensiva, provano l’ultimo disperato assalto, ci pensa Aradori (11) con un paio di triple a spegnere il fuoco della rimonta. Come da pronostico Siena avanza, ma Varese dopo due recite senza cuore ha mostrato perchè si è meritata di partecipare a questi play-off, con buona pace di un ambiente davvero sano. Sotto tutti i punti di vista.

Scavolini Siviglia Pesaro – Bennet Cantù 80-68

Missione compiuta. All’indomani della debacle di gara 2, l’obiettivo era molto chiaro: fare bottino pieno all’ Adriatic Arena per tornare in Lombardia a giocarsi il tutto per tutto in 40′. Il pubblico è aumentato rispetto a gara 3 (quasi 4.000 spettatori) e con questa ulterirore spinta, la Scavolini parte di gran carriera, anche se il risultato varia nell’entità. Se nella sfida precedente erano piovuti canestri da 3 punti su ogni lato del campo, questa volta gli ospiti si trovano in grandissima difficoltà offensiva (forse come mai li si era visti quest’anno). Il primo quarto è un clinic difensivo biancorosso, con Cantù che al 10′ vede sul tabellone la miseria di 8 punti  (20-8), di cui 6 (gli unici del suo incontro) a firma Leunen. Coach Trinchieri è una furia, mentre Luca Dalmonte alza i pugni sull’ennesimo canestro di Hickman (20 con 4/6 da 3 punti) al termine di un vorticosa quanto efficace serie di passaggi. Nel secondo quarto, la Bennet prova a scrollarsi di dosso un po’ di ruggine, affidandosi a Mazzarino (10) e Markoishvili (11), ma il risultato resta scoraggiante (40-21 all’intervallo) anche perchè dall’altra parte c’è un certo James White (15) che all’occorrenza segna canestri incredibili. Dopo l’intervallo ci si aspetta la reazione di una squadra abituata a non mollare mai, ma dopo 5′ il parziale è 60-33 (+27) con Hackett (11) e Cavaliero (9) che si iscrivono alla festa. Perkins (10 ) e Basile (11) faticano a mettere la museruola agli esterni avversari e di questa libertà ne beneficia anche Cusin (12 e 6 rimbalzi) che vince la battaglia sotto canestro con il reparto lunghi avversari (Marconato+Brunner 16+10 rimbalzi). Per evitare la debacle ed una scoppola deleteria, nell’ultimo quarto i biancoblu giocano la carta della zona, che ha per lo meno il merito di abbassare il ritmo offensivo biancorosso, che ora fatica maggiormente a trovare facili soluzioni (67-56 al 34′). L’ultima tripla dall’angolo dello strepitoso Hickman (anche 6 rimbalzi e 5 assist nei suoi 33′) fa calare definitivamente il sipario e rimanda tutti a sabato sera. 40′ dopo 160′ giocati sempre al massimo, crudele ma per una squadra saranno gli ultimi della stagione. E Milano attende…

( commento di Luca Polesinanti )