Tennis: Che Wimbledon sarebbe senza la pioggia?

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Già alla seconda giornata fa la sua comparsa una compagna di viaggio immancabile per i protagonisti di Wimbledon: la pioggia. Fortunatamente sono le ultime luci del giorno ad accompagnare le prime gocce d’acqua sul prato verde e così gli incontri vengono quasi tutti terminati. Scendono in campo e portano a casa comodi successi, due dei favoriti alla vittoria finale. Rafa Nadal, reduce dai primi incerti passi sull’erba (sconfitta con Kohlschreiber ad Halle), impiega un set per “entrare ” nel torneo prima di dominare Bellucci (7/6 6/2 6/3), mentre Murray si presenta in splendide condizioni demolendo Davydenko (6/1 6/1 6/4). Ottime le prime impressioni destate dal pupillo di Ivan Lendl, nonchè unica speranza britannica per il titolo finale. Proseguendo nell’ordine delle teste di serie, Ferrer è una delle poche “vittime” del maltempo, costretto a rifugiarsi negli spogliatoi avanti due set a zero su Brown, Jo Wilfred Tsonga invece chiude e con autorevolezza un match sulla carta insidioso contro l’ex campione 2002, Lleyton Hewitt. 6/3 6/4 6/4 a suon di aces (21) e punti a rete (23), per una convincente performance pur contro un giocatore decisamente sul viale del tramonto. Unico dei big a faticare è stato Juan Martin Del Potro, opposto comunque ad un buon giocatore, l’olandese Haase, cede il secondo set e fatica per chiudere in 4 parziali (6/4 3/6 7/6 7/5). Da gustare l’incontro fra Goffin e Tomic, con il giovane belga, balzato alle cronache dopo un grande Roland Garros, capace di eliminare la testa di serie numero 20 (3/6 6/3 6/4 6/4). Torna al gioco ed al successo Mardy Fish (7/6 7/5 7/6 su Ramirez Hidalgo), mentre Philippe Kohlsreiber esce vincitore da uno splendido derby con il redivivo Tommy Haas (capace di battere Federer in finale ad Halle la scorsa settimana), 3/6 7/6 6/7 7/6 6/2 il punteggio finale. 6/2 termina anche il quinto ed ultimo set giocato “in recupero” dal francese Mahut opposto a Paolo Lorenzi. Il senese era riuscito a guadagnarsi questa opportunità, ma poi si è arreso in poco più di mezz’ora al gioco arrembante del transalpino. Sempre in campo azzurro , ma spostandoci sul “versante rosa”, il bilancio parla di una sconfitta e di “quasi” tre vittorie. Il “quasi” si riferisce al match di Sara Errani, incredibilmente interrotto dalla pioggia sul 6/1 5/3 per Sarita, che si aggingeva a giocare in risposta il primo match-point. Situazione quantomeno paradossale, visto che oggi tornerà in campo con la sua avversaria Vandeweghe per giocare magari (ci auguriamo) un solo punto! Passano al secondo turno, Roberta Vinci (6/2 6/4 alla Barty) e Francesca Schiavone, che soffre prima per un fastidioso mal di schiena e poi per il gioco della britannica Robson. Sotto di un set e ad un passo da un pericoloso break nel secondo, la Leonessa sfodera gli artigli per scappare fino al 5/1 nel terzo parziale. Lo sforzo è pagato con un piccolo passaggio a vuoto, prima di chiudere 2/6 6/4 6/4 e pensare al prossimo match. Sconfitta invece Karin Knapp, che fa il percorso opposto, vince il primo set e poi perso il secondo, crolla in quello decisivo: 4/6 6/4 6/0 a favore di Elena Baltacha. Esordio positivo per la campionessa 2011, Petra Kvitova, che sconfigge 6/4 6/4 l’uzbeka Amanmuradova, così come vincono Serena Williams (6/2 6/4 alla Strycova), Victoria Azarenka (6/1 6/4 alla Falconi) e Marion Bartoli (6/2 6/4 alla Dellacqua).

forbes

( commento di Luca Polesinanti )