Adelante Espana, 11 metri di felicità

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Ci sono ancora i calci di rigore e un certo Fabregas nel destino favorevole della Spagna. Le Furie Rosse, grazie al successo sul Portogallo decretato dallo spareggio dal dischetto dopo i tempi regolamentari e supplementari a reti bianche, possono provare a rivincere il campionato europeo quattro anni dopo avendo in tasca il titolo mondiale conquistato in Sudafrica. Un triplete fantastico, impresa mai riuscita ad alcuna nazionale. La sfida della penisola iberica tra Spagna e Portogallo è stata intensa ma non entusiasmante, con i portieri praticamente mai impegnati. Le geometrie della squadra di Del Bosque, che sono nella ripresa ha inserito Fabregas al centro dell’attacco, non hanno sortito effetto, perchè il Portogallo ha occupato gli spazi senza concederne al di là dei proverbiali fraseggi di Xavi e compagni. Xabi Alonso ha giocato decisamente più arretrato e Iniesta non ha trovato lo spunto vincente sulla sinistra. Ma il personaggio più atteso era Cristiano Ronaldo, all’inseguimento del pallone d’oro che a questo punto potrebbe sfuggirli. Marcato strettamente dai compagni del Real Madrid e dagli avversari del Barcellona che ben lo conoscono, CR7 si è reso pericoloso in particolare su calci piazzati, arrivando a sfiorare due volte la traversa ma sempre con Casillas apparso ben piazzato e sulla traiettoria. Nell’unica azione che lo ha visto smarcato, Ronaldo ha calciato fuori dallo specchio della porta. E così è arrivato il momento della sfida ai penalties. E la Spagna ha avuto ancora buon gioco come capito nei quarti di Euro 2008 a discapito dell’Italia. Anche in quell’occasione il rigore decisivo venne trasformato da Fabregas. Negli ultimi sette incontri a eliminazione diretta delle competizioni internazionali, vale a dire tra Europeo vinto nel 2008 e il trionfale Mondiale 2010, la Spagna non ha mai subito reti. L’ultima volta è capitato al mondiale di Germania 2006, vinto dall’Italia. Chissà che i destini non tornino a incrociarsi.

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