Due atleti ventenni delle Fiamme Gialle conquistano il pass per l’Olimpiade di Londra nel corso dei campionati italiani di aletica leggera a Bressanone. Si tratta di Gianmarco Tamberi, che sale nell’alto a 2,31, e Jose Bencosme De Leon, autore di un 49.33 nei 400 metri ostacoli (ottavo di sempre in Italia). Entrambi realizzano il minimo A di qualificazione ai Giochi. Ma la gara più spettacolare è il triplo uomini che offre, complice anche il vento a favore, una delle migliori gare di sempre: vittoria a Daniele Greco (Fiamme oro) con 17,67 (+3.4), davanti al campione d’Europa Fabrizio Donato, battuto con 17,52 (vento regolare, +1.4) e al carabiniere Fabrizio Schembri, 17,23 ventoso (+2.3). Prova sfortunata per Andrew Howe, che corre i 200 metri controvento sia in batteria (21.03, -4.3), sia in finale (20.76, -1.9). Mancano undici centesimi al minimo B richiesto per la partecipazione olimpica. Notevoli anche il 22.91 di Libania Grenot (Fiamme Gialle) nei 200 metri (-1.1), ed il 18,30 di Chiara Rosa nel getto del peso.
Proprio sulla pista di Bressanone, Jose Bencosnede Leon aveva conosciuto il primo successo internazionale, la medaglia di bronzo mondiale Under 18. Vincendo il titolo italiano in 49.33, va 17 centesimi al di sotto dei 49.50, minimo “A” a cinque cerchi, correndo al ritmo di tredici passi fino al sesto ostacolo; quattordici fino al nono, e poi avanti fino all’ultima barriera. L’altra impresa degli Assoluti la firma uno strepitoso Gianmarco Tamberi, Il saltatore marchigiano, vent’anni appena compiuti, quinto agli Europei di Helsinki, sale a 2,31, primato personale, terza prestazione italiana di sempre, a due centimetri dal 2,33 di Marcello Benvenuti, allo stesso livello di Andrea Bettinelli e Giulio Ciotti. Poi, per festeggiare, sceglie una strada davvero singolare: chiede ai giudici di alzare l’asticella alla quota del record del mondo, 2,46, che affronta senza scarpe, gettandosi sui sacconi.
Indimenticabile la gara del triplo, la più bella di sempre disputata in Italia. La migliore prestazione è di Daniele Greco (Fiamme Oro), che sfrutta i 3.4 m/s, e atterra a 17,67. Poi il miglior salto con vento regolare, 17,39 (+1.1). Fabrizio Donato (Fiamme Gialle) vola a 17,52 che gli dà il secondo posto (+ 1.4), ma si aggiungono anche prove regolari a 17,02 e 17,45, con un solo 17,50 fuori scala (+2.6). Fabrizio Schembri (Carabinieri) è terzo con la bella misura di 17,23, ottenuta al primo salto (ma con vento oltre i limiti, +2.5).
Le due finali dei 200 metri finiscono per essere condizionate dal vento contrario sulla retta d’arrivo. Andrew Howe, alla caccia del minimo olimpico B, vince in 20.76, undici centesimi oltre il limite, ma frenato da quasi due metri di vento contrario (!). In batteria, due ore prima, aveva corso in 21.03, ma bloccato da un flusso di 4.5 m/s! L’aviere reatino, reduce dalla rottura subtotale del tendine d’Achille, pare aver risolto le questioni cliniche, e pare soprattutto sulla strada buona per recuperare la miglior forma. Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) è tricolore con 18,30 nel peso, mentre Lorenzo Povegliano (Carabinieri) strappa il titolo nazionale nel martello a Nicola Vizzoni (Fiamme Gialle), lanciando a 76,29. (fonte: fidal)