Basket: Varese e Sassari, ballo di coppia.

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Con il posticipo “metropolitano” fra Milano e Roma, si conclude il quarto turno di campionato, che regala alla “strana coppia” Sassari-Varese la vetta della classifica a punteggio pieno. Alle loro spalle si rivedono Cantù e Siena, che pur soffrendo hanno la meglio su Brindisi e Pesaro sul parquet di casa, agganciando Bologna sconfitta nel testa a testa con i lombardi di coach Vitucci. Sul fondo la prime vittorie di Cremona e Reggio Emilia, tolgono lo 0 dal tabellino dei punti e servono a creare un folto gruppo di squadre (7) a quota 2. La prima pagina spetta sicuramente alla Cimberio Varese, ancora immacolata e vincente. La sfida all’Unipol Arena, gremita e ribollente di entusiasmo, la consacra forza reale del campionato, dopo una gara sempre condotta con grande sicurezza e controllo dei ritmi (vittoria 84-74). La chiave di volta è già nel primo quarto, con gli ospiti a volare sul +10, grazie ad Ere (19) ed ad un superlativo DeNicolao (8, 7 rimbalzi, 3 recuperi). Il giovane regista di scuola Benetton, stravince il duello con il talentino Matteo Imbrò e con un paio di fiammate, regala giocate decisive. I bianconeri di casa, resistono e costringono i lunghi avversari a caricarsi anzitempo di falli, ma poi sprecano tutto dalla linea della carità, dove chiudono con un avvilente 4/12 i primi 10′ (alla fine saranno 16/29). A questi livelli non si possono certo concedere questi regali e sperare di uscirne senza danni. All’intervallo Varese è sempre in controllo (+9: 33-42) e dopo altri 10′ pare addirittura acquisire maggiore sicurezza, sospinta da un ritrovato Dunston (13) e da un chirurgico Polonara (17, 6 rimbalzi e 2 assist). Sotto di 11 (53-64), la SAIE3 Bologna tenta l’ultimo disperato assalto grazie alle giocate da highlights del giovane Moraschini (11), finalmente enfant du pays, davanti ai propri tifosi entusiasti. Gigli (15 e 14 rimbalzi) assieme ad Hasbrouck (19) sono solidissimi, ma la assenza nelle rotazioni di Smith (viaggio negli USA, per assistere la moglie nel parto) e la pessima prova di Minard (4) condannano inevitabilmente alla resa coach Finelli, che comunque ha nel roster tanta energia e tanta freschezza da coltivare nel corso delle prossime giornate. La vittoria torna a sorridere anche alla Montepaschi Siena, con coach Banchi che la anelava come aria fresca, dopo l’ ultima “beffa” di Maccabi. La Scavolini di coach Ticchi non arriva di certo al PalaEstra per fare la vittima sacrificale, anzi sfruttando la giornata di vena di Cavaliero (14) e Bryan (8 e 6 rimbalzi) all’intervallo lungo è avanti di 9 (28-37) contro una squadra in evidente difficoltà psicologica. Empasse dalla quale riesce ad uscire grazie alla solidissima difesa ed alle giocate di Brown (13), Janning (10) e Sanikidze (9 e 7 rimbalzi). Ancora una volta il punteggio finale è basso (65-60), ma quando si concedono solo 8 punti nell’ultimo quarto è facile che si portino a casa i 2 punti finali. Come Siena, anche Cantù “risorge” dalle ceneri europee e si impone 84-80 su Brindisi, dopo un primo quarto da incubo (11-24), la Trinchieri-band si rialza e rosicchia piano piano lo svantaggio (35-44 all’intervallo; 55-58 al 30′). Tyus, sbaglia i primi 3 tiri dal campo (6/9 alla fine), ma mette comunque a referto 5 schiacciate e 13 punti con l’aggiunta di 7 rimbalzi. Il lavoro ai fianchi di Mazzarino (12 con 4/5 da 3) e Tabu (18) si rivela fondamentale nel finale punto a punto, mentre i pugliesi esibiscono un clamoroso Renolds da 33 punti, ma che da solo non può bastare per firmare l’impresa. L’impresa la mette a segno ancora una volta Drake Diener, volto copertina dell’altra capolista Sassari. La sua ennesima perla a suon di sirena rovina il ritorno a “casa” della Reyer Venezia, che finalmente ritrova il Taliercio ma si deve arrendere dopo un tempo supplementare (92-93). Sembrava tutto pronto per la festa finale, dopo il +8 al 30′ (70-62), ma nell’ultimo quarto i padroni di casa perdevano il feeling con il canestro (soli 11 punti), ritrovandosi costretti a giocare altri 5 minuti, rivelatisi fatali. Clark (23) e Diawara (17) brillano, mentre Eric Williams (13) si macchia di un “sanguinoso” 1/6 ai tiri liberi. Per coach Sacchetti non solo Diener”s” (Travis 18 e 8 assist, Drake 16 e 4 assist), ma anche tanta sostanza da Thornton (21) e Ignerski (21). Nei restanti confronti, Reggio Emilia coglie il primo successo “asfaltando” una irriconoscibile Biella (85-56) con un solido Brunner (11 e 11 rimbalzi), un ispirato Taylor (25) ed Antonutti da carrer-high (25 primato eguagliato). Per i piemontesi, 40′ da incubo, con il solo Brackins (15) in doppia cifra di valutazione. Cremona si toglie anch’essa dalla scomoda quota iniziale, affermandosi sulla Sidigas Avellino (94-83). Boccata d’ossigeno per coach Caja, che trova modo di rivitalizzare un attacco asfittico con le perfomances di Harris (30) e Jackson (14), ben imbeccati da un Vitali (10 e 6 assist) sulla via del pieno recupero. Giorgio Valli, dopo l’impresa contro Milano, continua ad avere segnali confortanti da Ebi (19) e Dragovic (18 e 7 rimbalzi), smarrendo per strada Shakur (5 e 1/8 dal campo) e Warren (6), senza i quali è dura portare a casa un successo in trasferta. Successo che manca per la terza volta consecutiva a Montegranaro, sconfitto nel viaggio a Caserta (78-67). Recalcati si trova avanti nel primo quarto, pareggia gli uomini in doppia cifra (4), ma non trova soluzioni allo strapotere sotto canestro di Akindele (18 con 6/6 da 2 e 10 rimbalzi). Chiudiamo con il posticipo, che vede tornare al successo in Italia l’Armani Milano, dopo due belle prove in Eurolega e due pessime in campionato. Vittoria 87-82 sull’Acea Roma, soffrendo solamente nel finale, dopo essere stati avanti anche di 18 lunghezze. Bouroussis (26) è in un ottimo periodo di forma, ma quando vede giallorosso si scatena (7/10 da 2, 9/9 ai liberi, 10 rimbalzi, 5 assist, 38 di valutazione!). A fianco a lui si esalta anche Langford (19 con 3/3 da 3 punti), spesso troppo “solista”, ma spesso immarcabile nelle sue iniziative. Il solito Datome (22), trova la collaborazione fattiva di Goss (19 e 4 assist) e Taylor (15 e 4 assist), ma non riesce a regalare ai propri colori un colpo di scena finale. Ora il prossimo turno, con il super-derby in posticipo (lunedi sera) fra Varese e Cantù a guadagnarsi con merito il centro del palcoscenico.
( commento di Luca Polesinanti )

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