Semplicemente senza storia la finale del campionato europeo U21, con un’Italia tenace, orgogliosa e indomita, ma costretta ad alzare bandiera bianca di fronte alla forza della Spagna, giunta all’appuntamento più importante con un bilancio di 25 vittorie consecutive. La partita si chiude con il risultato di 4-2 per gli iberici, che macinano azioni e fanno registrare il 62% di possesso palla, ma soprattutto trovano in Thiago Alcantara il loro “man of the match”, autore di una tripletta che mette il sigillo al titolo già nel primo tempo. E’ lui ad aprire le danze dopo solo 6’, sfruttando un cross di Morata da sinistra e colpendo indisturbato di testa. L’Italia, schierata con il 4-4-2, reagisce e pareggia al 10’ con Immobile, che fa coppia in attacco con Borini. Il gol dell’1-1 è assai bello: lancio lungo di Bianchetti e Immobile supera il portiere spagnolo De Gea con un pallonetto morbido e preciso. Il numero uno azzurro Bardi è chiamato a superlavoro, come d’altronde il reparto difensivo formato da Donati e Regini esterni, Bianchetti e Caldirola centrali. A centrocampo Florenzi, Rossi, Verratti e Insigne sono spesso in difficoltà contro il 4-2-3-1 e il 60% dei contrasti vinti dagli spagnoli la dice lunga. La squadra iberica alla fine conta 9 tiri in porta e in almeno tre occasioni Bardi si deve superare per evitare il gol. Che prima del riposo arriva altre due volte, sempre per merito di Thiago Alcantara, una volta su azione e l’altra su calcio di rigore concesso per un fallo di Donati in area. Al 13’ della ripresa Mangia getta nella mischia Saponara e Gabbiadini al posto di Florenzi e Immobile, ma al 19’ Regini atterra in area Montoya e Isco trasforma il conseguente calcio di rigore facendo tramontare le speranze di rimonta. Al 35’ arriva il gol di Borini, che accorcia le distanze con un rasoterra forte e angolato da venti metri. L’ultima nota di cronaca la riserva al 48’ un bambino che entra in campo pacificamente indossando la maglia dell’interista Xavier Zanetti. Poi è solo giubilo per la Spagna che replica l’impresa della Nazionale maggiore infliggendo agli azzurri una nuova sconfitta a distanza di un anno. Alla squadra di Mangia il merito di aver disputato un eccellente campionato europeo e dimostrato tutte le qualità del suo organico. Non un punto di arrivo ma un punto di partenza, sperando che molti dei giovani azzurri possano trovare spazio nelle squadre di club e giocare con continuità per poter crescere sul piano tecnico e qualitativo. D’altronde alcuni degli U21 spagnoli sono già nel giro della Nazionale maggiore, ma soprattutto sono pedine inamovibili nei rispettivi club.