Uno sguardo al di là dell’Oceano Atlantico, dove si è giunti all’ultimo passo della stagione 2013. Ed ultimo lo sarà davvero visto che le Finals, sono giunte a gara 7, come solo 5 volte negli ultimi 35 anni. A giocarsi l’anello sul parquet dell’American Airlines Arena saranno i campioni in carica, nonchè padroni di casa dei Miami Heat e i San Antonio Spurs, giunti davvero ad un soffio dall’aggiudicarsi il titolo in gara 6. In Florida gli argento-nero guidati da coach Popovic, si sono giocati il primo match point (la serie era sul 3-2 in favore dei texani), in una partita davvero emozionante e con un finale da lasciare senza fiato. Tim Duncan, il caraibico simbolo degli “speroni”, sciorina una prestazione di altissimo spessore (30 punti e 17 rimbalzi), dominando la scena nei primi 2 quarti (25 al 24′) e ben spalleggiato da Leonard (22) porta i compagni ad un passo dal successo determinante. Si arriva a 28″ dalla sirena finale, il punteggio è di 89-94, LeBron James (chiuderà con una tripla doppia 32 punti, 10 rimbalzi, 11 assist), prova una tripla da distanza siderale, il ferro la sputa e dopo una serie di carambole degne del miglior flipper, la palla gli ritorna in mano per finire questa volta in fondo alla retina. -2 con conseguente fallo immediato su Leonard. 1/2 dalla lunetta ed ultima chance per i biancorossi, in Europa il 99% degli allenatori fanno commettere un fallo sul palleggiatore per “costringerlo” ai liberi, ma negli States vige un’altra filosofia. Così ancora LeBron sgancia la tripla del pareggio, che finisce corta sul primo ferro, da una selva di mani a rimbalzo, escono vincitrici quelle di Bosh che prontamente “regala” la palla del pareggio in angolo al compagno sicuramente più affidabile. Ray Allen, lascia uscire una piuma dalle sue mani e con 5″ da giocare il tabellone riporta la perfetta parità (95-95). Semplicemente incredibile! Non basta il coast to coast di Tony Parker (19 e 8 assist) per scongiurare l’Overtime. Nel supplementare dopo una prima minifuga San Antonio, ancora James ed Allen, confezionano il vantaggio decisivo, corroborato da un paio di sanguinose palle perse di Manu Ginobili (8 alla fine), eroe di gara 5, ma incapace di ripetersi nella serata della Florida. Punteggio finale 103-100 ed ora una gara 7, senza appelli, senza domani. Chi sarà in grado di ottimizzare le ultime energie indosserà l’anello di campione, per gli sconfitti una intera estate per fare scemare rabbia e delusione.
( commento di Luca Polesinanti )