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Alla pari con l’Ajax

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Eugenio Sorrentino

Se Papu Gomez aveva suggellato la larga vittoria all’esordio nella seconda stagione di Champions in terra danese, Duvan Zapata è stato l’eroe di serata alla prima, storica uscita al Gewiss Stadium, firmando il meritato pareggio in rimonta contro il blasonato Ajax. Sotto di due gol a metà gara, frutto di un fallo da rigore evitabile da parte di Gosens e di una indecisione palese di Sportiello, l’Atalanta avrebbe potuto addirittura ribaltare il risultato e nessuno avuto nulla da ridire, vista la sicurezza e padronanza con cui è stato giocato il secondo tempo. E il fatto che il pareggio sia maturato nel primo quarto d’ora della ripresa, la dice lunga su carattere, mentalità e determinazione che la squadra di Gasperini sa esprimere. Come pure da considerare il modo con cui la stampa sportiva olandese ha commentato la prestazione dei lancieri, giudicando il pareggio una mezza sconfitta. A conferma che chi di calcio se ne intende, e lo mastica a certi livelli, considera da tempo l’Atalanta non una meteora ma una realtà bene identificata del calcio italiano in Europa. Si è rivisto Ilicic ritrovare i suoi numeri e il destreggiarsi funambolico in grado di disorientare gli avversari, far girare palla e aprire il gioco pure senza trovare lo spunto decisivo. Il “professore” sloveno sembrava spento dopo la prima mezz’ora, si è riacceso a inizio ripresa quando ha avviato l’azione proseguita da Gomez che ha pennellato il pallone per la testa di Zapata, valso l’1-2. Quanto al Papu, il quale ha ammesso senza remore il suo disappunto per la sostituzione a un quarto d’ora dal termine perché avrebbe voluto giocarsela fino alla fine con la speranza di metterci ancora una volta lo zampino, ha giocato con la solita intelligenza tattica e ha fatto ciò che conta fare quando si ha di fronte una squadra veloce, compatta e forte fisicamente. Come ha sottolineato Gian Piero Gasperini a fine partita, è stato un grande merito avere rimontato l’Ajax, contro cui mai prima d’ora l’Atalanta si era confrontata. Al di là del valore del risultato, un test fondamentale per misurarsi con un avversario che ha dalla sua grande tecnica. Riuscire a contrastare efficacemente l’Ajax significa avere possibilità ulteriori di migliorare a livello europeo. Quanto alla disamina della partita, Gasperini ha giudicato il primo tempo molto buono, nonostante la mancanza di lucidità nell’ultimo passaggio. “Quando ci si avvicina all’area dico sempre che bisogna contare fino a due”. Gasp un po’ come Giovanni Trapattoni.

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