Simone Fornoni
Senza chances di carburare da metà ottobre col ricambio generazionale nel motore. L’Atalanta Under 19 tira a campare come serbatoio di aggregati alla prima squadra: Giorgio Scalvini, Simone Panada e, per il recente crac di Pierluigi Gollini, anche il fuoriquota Ludovico Gelmi da Brusaporto, dalla Youth League alla Champions col Midtjylland dopo la gita agostana a Lisbona. Fino al 10 gennaio, nell’anno zero che fa rima con l’ex barcelonista e gamer-direttista Instagram Anwar Mediero, non se ne riparla. E Gian Piero Gasperini sta attingendo a piene mani da Massimo Brambilla i numeri che gli mancano per comporre i canonici ventitré delle convocazioni bifronti.
Avanza più d’un mese al riapparire della Primavera, obbligata a farla da rondine verso i giorni della Merla per celebrare un nuovo inizio mai consumato davvero. Il portiere del 2001 e il coetaneo-capitano Alessandro Cortinovis sono stati riservisti dell’Italia Under 21, poi solo allenamenti. Non si sa come, con chi e quando si rivedrà la luce, dopo averla spenta sabato 17 ottobre al “Tre Fontane” di Roma, sbranati dalla quaterna dei Lupacchiotti a dispetto del prestito big Matteo Ruggeri. Uno dal paio di referti da cambio perfino nell’Europa che conta, contro Liverpool e Midtjylland in casa, mentre il difensore di Palazzolo sull’Oglio (espulso nella terza del Trofeo Facchetti) e il regista di Torbole-Casaglia citati in premessa si sono regalati le panchine tra coppa (ultime tre per Scalvini, due per Panada) e serie A (l’Inter per il prossimo diciassettenne, candeline l’11, due giorni dopo Amsterdam; l’Hellas per il maggiorenne). Lo stop forzato complica l’inserimento dei 2003 (Vismara in porta anche per gli acciacchi del 2002 Dajcar, Ceresoli, Grassi, Berto, Giovane, Zuccon, Olivieri, De Nipoti e il promettente attaccante Alessio Rosa) in amalgama cogli ’02 tra il recuperato Tomas Vorlicky e gli ex Berretti (Scanagatta, Cittadini, Derbali, i gemelli Renault, Carrà e Repa) in un collettivo dagli altri 2001 in bilico col parcheggio altrove tra l’inverno e l’estate (Ghislandi, Gyabuaa, Kobacki e Italeng). Il 16 dicembre si sarebbero dovuti disputare gli ottavi secchi di Coppa Italia, dove la Baby Dea ha sul proprio cammino la Lazio. La strada fino ad adesso è durata pochino: quattro settimane, dal pari casalingo con la Juve (1-1, Carrà) del 20 settembre al poker romano passando per la vittoria corsara col Milan (Cortinovis) e il 2-4 in rimonta (Kobacki, Cortinovis) subìto dall’Empoli dove fu cacciato anche Gabriele Berto.