Eugenio Sorrentino
La notizia dell’assegnazione a Cristian Romero della palma di miglior difensore della serie A 2020-21 non è una sorpresa, semmai una conferma. Perché se l’occhio vuole la sua parte, e le statistiche di rendimento non hanno fatto altro che confermare l’impressione di quanto si è visto in campo, a nessuno è sfuggita la qualità costante delle prestazioni del centrale argentino. Il 23enne difensore, arrivato la scorsa estate in prestito biennale dalla Juventus, ha disputato la sua migliore stagione, al punto da meritare l’attenzione del ct argentino Lionel Scaloni, che lo ha convocato per le qualificazioni ai Mondiali del 2022 contro Perù e Colombia con il seguito della Coppa America. Nelle file dell’Atalanta ‘El Cuti’ ha riportato medie di voto incredibili, partita dopo partita, registrando quasi sempre sette in pagella nelle 29 presenze con l’aggiunta di due gol. Un’altra soddisfazione se l’è presa in Champions segnando contro il Midtjylland. Ora il suo valore è cresciuto enormemente. La Juventus lo aveva prevelato dal Belgrano in Argentina, pagandolo 26 milioni, mandandolo in prestito biennale al Genoa, dove ha collezionato 57 presenze, ma anche tanti cartellini. L’accordo di prestito biennale sottoscritto con l’Atalanta fissa il prezzo di riscatto nel 2022 a 16 milioni. Ma tutti sanno che sono arrivate offerte per oltre 40 milioni. A parlare per lui sono le analisi prestazionali. Quelle elaborate da Stats Perform, realizzate a partire dai dati tracking registrati da Netco Sports, sono ineccepibili: indice di Efficienza Tecnica del 92,1%; record stagionale di Aggressività Difensiva (95,1%), ovvero la rapidità ad accorciare la distanza dagli avversari; efficacia nel coprire gli spazi e leggere in anticipo le giocate avversarie (K-Solution 93,7%) col 92% di Efficienza negli “uno contro uno” difensivi; infine, record di palloni recuperati (237) e duelli aerei vinti (122). Nella fattispecie, gli attaccanti più forti della serie A hanno dovuto fare i conti con El Cuti, che mostra sicurezza e concentrazione da veterano. Serviva l’occasione per la definitiva maturazione e a Bergamo ha trovato l’ambiente giusto. Ancora una volta, la mano di Gasperini ha permesso di valorizzare un calciatore che, evidentemente, aveva bisogno solo della fiducia necessaria per mettere a frutto le sue qualità. L’Atalanta si gode così il difensore più forte del campionato e deciderà se tenerlo o sacrificarlo alla luce della maxi valutazione che grandi club europei sembrano pronti ad attribuirgli.