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Ferragosto a Lisbona

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Simone Fornoni

Agosto, afa mia di solito non ti conosco. Fra meno di 2 mesi, conclusa la A con l’Inter, la Bergamo del pallone avrà il terzo incontro ravvicinato del terzo tipo con una realtà tutt’altro che aliena. Chissà se a Lisbona ci saranno ancora mezzo migliaio di tifosi e il sindaco, più 5 mila quassù al maxischermo, allora al “Conca Verde”, a tifare l’Atalanta nella scalata alla Champions League nella Final Eight a gara secca.

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Il 16 marzo 1988 il fu Giorgio Zaccarelli accompagnò il quarto di ritorno di Coppa delle Coppe, allietato da Cantarutti scartando il portiere a nove dalla fine, per impattare il vantaggio di Houtman (di testa, al 66′, su punizione di Mario Jorge). All’andata, la zampata di Aldo-gol per bissare il la dal dischetto di Eligio Nicolini, bravo a tiro d’aereo a far calare le arie allo Sporting con borseggio e smarcante. Il familiarissimo “José Alvalade” sarà alternato, dal 12 al 15 per i quarti e il 18 o il 19 in semifinale, all’”Estadio do Sport Lisboa e Benfica”, il “Da Luz”, sede del clou domenica 23. A decidere la conferma o meno dell’impianto già conosciuto un quarto di secolo prima della banda cadetta di Emiliano Mondonico, sempre coi biancoverdi, nel trofeo per vincitori delle coppe nazionali – lasciapassare, il tris di Angelo Domenghini nel 3-1 al Torino del 2 giugno ’63 -, il sorteggio a Nyon del 10 luglio. 4 bussolotti su 8 dal nome doppio per gli ottavi di ritorno residui (7 e 8 agosto): Juventus-Lione (0-1), Barcellona-Napoli (1-1), Manchester City-Real Madrid (2-1) e Bayern-Chelsea (3-0). Lipsia, Atletico Madrid e PSG le altre qualificate pre lockdown.

E la prima esperienza lusitana della Dea, il vernissage estero dopo il 2-0 del 14 settembre ’63 al “Comunale” firmato da Salvador Calvanese di testa e dal futuro Domingo in diagonale? Minuto 3, Pierluigi Pizzaballa cadendo in uscita si lussa gomito o clavicola secondo le fonti, Umberto Colombo salva di testa, palo e Figueiredo firma l’1-0, invano pareggiato dall’assolo con tocco sotto di Kurt Christensen (16′). In porta, a sostituzioni non ancora introdotte, ci va la succitata punta rioplatense. Carlo Alberto Quario, quel 9 ottobre di 57 anni fa, vide i suoi infilati altre due volte. Stesso score nello spareggio del Camp Nou del 14, con l’illusorio tap-in di Chico Nova (20′) su cross di Flemming Nielsen e tra i legni Zaccaria Cometti, pianto di recente. Altri tempi, adesso Gian Piero Gasperini avrà fin troppi cambi per i suoi gusti.