Il calcio secondo Luca

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Eugenio Sorrentino

L’ultima conferenza stampa della stagione in casa Atalanta ha visto presente l’amministratore delegato Luca Percassi in luogo del mister Gian Piero Gasperini. Una scelta per dare voce alla dirigenza e fare il consuntivo prima dell’ultima gara di campionato. “Dopo la partita di Genova e quella con la Juventus, ci sembrava giusto che fosse arrivato il momento per la società di parlare” – ha esordito Luca Percassi, prima di ringraziare l’allenatore, i giocatori, i collaboratori e i tifosi. Tutti accomunati da spirito e motivazioni che hanno permesso di raggiungere ancora una volta traguardi di prestigio. Quanto al futuro, Gasperini è una certezza e si ripartirà da lui. Fugato ogni dubbio. “E’ vero, non siamo riusciti a conquistare la Coppa Italia, ne siamo dispiaciuti perché avremmo voluto regalare una gioia a Bergamo e a chi ama l’Atalanta, ma certamente non siamo delusi. Per noi partecipare per il terzo anno consecutivo alla Champions League equivale a un trofeo, come pure avere raggiunto ancora la finale di Coppa Italia. I risultati che stiamo raggiungendo sono trofei che stiamo mettendo nella nostra bacheca”. “So, come lo sanno i tifosi dell’Atalanta, da dove veniamo – ha proseguito – Nell’arco di un anno solare si è disputata una stagione e mezza. L’Atalanta ha raggiunto traguardi straordinari, ma siamo sempre una realtà medio-piccola del calcio italiano ed europeo. Mai dare per scontato ciò che stiamo vivendo. Ovvio che stiamo confrontandoci con squadre molto forti e l’importante è fare bene ad ogni partita. L’Atalanta farà sempre l’Atalanta”. Luca Percassi ha richiamato il mantra del papà presidente. “Siamo consapevoli che ad ogni stagione l’Atalanta parte per salvarsi. L’Atalanta rappresenta degnamente Bergamo perché quanto di bello riesce ad esprimere è fondato sul lavoro costante”. Quando gli è stato chiesto quale sia stato il momento più bello della stagione, non ha dubbi a indicare il saluto a sorpresa dei tifosi giunti a Reggio Emilia alla vigilia della finale di Coppa Italia. “Sappiamo quanta felicità abbia portato l’Atalanta nelle case dei bergamaschi. Forse la partita con il Real Madrid all’andata lascia un pò di rammarico, non solo per come si è sviluppata ma anche per non averla potuta vivere con la cornice del pubblico. Perciò, giocare la prossima Champions a Bergamo con i nostri tifosi”. Cosa rappresenta oggi l’Atalanta? “Simboleggia il sogno di tutte le squadre medio-piccole, porta passione ovunque, esprime i valori autentici del calcio che deve essere di tutti”.

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