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La firma russa

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Eugenio Sorrentino

Un pareggio per riprendere il cammino. Non un pareggio come gli altri, perché ottenuto all’indomani della pesante sconfitta con il Liverpool e avendo come avversario l’Inter che ha pensato molto a contenere. L’Atalanta ha ritrovato fiducia e saputo beneficiare dei nuovi equilibri in campo, nel corso di una partita che si è accesa nel secondo tempo, dopo una prima parte di gara all’insegna del tatticismo, con squadre corte e raccolte. Poche note di cronaca e quasi niente da raccontare per due terzi di gara. A sbloccare il risultato è stato Lautaro Martinez al 13’ della ripresa con un colpo di testa che ha spiazzato Sportiello. Decisivi i cambi nell’Atalanta, pervenuta al pareggio al 34’ con il russo Miranchuk, subentrato a Malinovskyi e all’esordio in serie A dopo la presenza e il gol con il Midjilland in Champions League. Un vero asso nella manica, che ha sfoderato un autentico colpo da biliardo. L’ingresso di Miranchuk, insieme a quello di Pessina per Pasalic al quarto d’ora della ripresa, era stato già deciso prima che l’Inter azzeccasse il jolly. Un cambio di passo e di assetto servito a dare vivacità alla fase offensiva. Negli ultimi venti minuti, poi, Gasperini ha disegnato una squadra a trazione anteriore, inserendo Muriel e Lammers accanto a Gomez e Miranchuk, il quale con un rasoterra preciso e angolato dai 16 metri ha messo il pallone alle spalle di Handanovic. Prima, però, occorre ricordare il doppio intervento di Sportiello che al 20’ si è salvato dalla seconda capitolazione opponendosi alle conclusioni ravvicinate, in rapida successione, di Vidal e Barella. E un minuto dopo Miranchuk ha dato segnali di classe confezionando un assist in area per Zapata che non è riuscito ad arrivare sul pallone invitante. Raggiunto il pareggio, nei minuti finali l’Inter è rimasta schiacciata all’indietro e l’Atalanta si è spinta alla ricerca del gol partita, che Muriel ha mancato d’un soffio al 40’, su cross di Freuler, schiacciando di testa il pallone a una spanna al palo. Alla fine un punto importante per l’Atalanta che arriva prima della sosta di campionato. Di questa partita resta anche il ritrovato equilibrio difensivo, con Romero centrale affiancato da Djimsiti e Toloi, al quale Gasperini ha affidato all’inizio la fascia sinistra, dove più avanti come laterale ha agisto il 18enne Ruggeri, che dopo l’esordio in Champions League ha bagnato con una prestazione convincente quello in campionato. E l’ottima risposta di Pessina, che ha meritato la chiamata in Nazionale.

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