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L’orgoglio di Sartori

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Eugenio Sorrentino

Orgoglioso di avere offerto il palcoscenico di Bergamo a tre illustri tenori. Giovanni Sartori, responsabile area tecnica dell’Atalanta, definisce così Gomez, Ilicic e Zapata. E, a scanso di equivoci, sottolinea che non c’è alcuna intenzione di privarsene, facendo capire che anche di fronte all’offerta irrinunciabile, la società punta sui tre insieme ancora per molto tempo. L’intervista rilasciata a Sky Sport la scorsa settimana ha svelato visione e sentimenti di un dirigente che, dopo oltre vent’anni trascorsi al Chievo, ha contribuito a creare la rosa ideale per consentire all’Atalanta, sotto la guida di Gasperini, di riapprodare in Europa e scrivere pagine memorabili alla prima apparizione in una Champions League ancora tutta da giocare. E non nasconde che lasciarsi dietro in classifica squadre dal pedigree sontuoso è motivo di orgoglio. Come pure non fatica ad ammettere che la mentalità dell’allenatore è stata fondamentale per rendere l’Atalanta così solida.

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Arrivato a Bergamo nell’estate 2014, Sartori è l’artefice di molteplici valorizzazioni di calciatori pescati nei campionati frontalieri e della Mitteleuropa, come di cospicue plusvalenze (una su tutte, quella di Kulusevski). Nel corso delle stagioni i pezzi pregiati sono stati venduti. Ma rivendica il merito della società di avere puntualmente reinvestito, portando in nerazzurro punti di forza dell’organico a disposizione di Gasperini. La citazione è ai cafeteros Zapata e Muriel, a De Roon e Malinovskyi. In una società che fa del settore giovanile il suo fiore all’occhiello, Sartori è il mosaicista bravo a completare le tessere e fare quadrare i conti. Qualche sacrificio, magari a malincuore ma con tanto di cassa, leggasi Barrow, e il puntuale pescaggio di giovani elementi con l’auspicio che possano inserirsi gradualmente nei meccanismi e risultare utili in prospettiva. Il gap con i grandi sodalizi si colma solo in questo modo e il ciclo non deve arrestarsi. E per quanto concerne il problema della scadenza dei contratti il 30 giugno, gli unici giocatori interessati ai rinnovi sono Pasalic a Tameze. Il croato sarà riscattato dal Chelsea, per il francese si sta lavorando al prolungamento del prestito per esercitare il diritto di riscatto a fine stagione. All’Atalanta vengono tutti molto volentieri e altrettanto volentieri amano restare, sia per l’ambiente che per i risultati. Parola di Giovanni Sartori.