Atalanta alza bandiera bianca

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colantuono1A Trieste, nell’atmosfera irreale di uno stadio quasi vuoto, l’Atalanta cede le armi al Cagliari, che si conferma compatto e rodato sulla scia di quanto di buono fatto vedere nella passata stagione. La squadra di Colantuono avrebbe potuto cogliere un risultato positivo senza errori in attacco nei momenti topici. Va ammesso, tuttavia, che i bergamaschi devono arginare gli assalti dei sardi, prima di concedersi il gol del vantaggio subito rintuzzato nel giro di 60 secondi dalla reazione vincente degli avversari e ribaltato nella ripresa. Troppi passaggi a vuoto nell’Atalanta che per imporsi ha bisogno di essere cinica ed efficace allo stesso tempo. Lo schieramento nerazzurro è quello annunciato: Consigli tra i pali, i quattro difensori sono Raimondi, Stendardo, Yepes e Del Grosso, trio di centrocampo composto da Kone, Cigarini e Carmona; tridente d’attacco con Bonaventura, Denis e Livaja. Nelle file del Cagliari non c’è Cossu e neppure Astori al centro della difesa. Nelle prime battute di gioco Consigli si oppone autorevolmente alle conclusioni pericolose dei cagliaritani con l’attivissimo Sau, il faro Nainggolan e il sempre pericoloso Pinilla. Nel gioco aereo prevalgono i nerazzurri. E infatti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Bonaventura, Stendardo schiaccia di testa mettendo fuori causa il portiere sardo Agazzi. Appena il tempo di riprendere il gioco e il Cagliari pareggia al termine di un’azione rapida e lineare, con pallone che arriva a centro area a Sau, bravo e intelligente a smistare alle sue spalle all’accorrente Nainggolan che piazza il pallone nell’angolo alla sinistra di Consigli. Un botta e risposta preceduto da una favorevole occasione capitata a Denis che tenta di scavalcare Agazzi con un pallonetto alzando troppo la mira. Atalanta subito pericolosa nella ripresa con un gran tiro di Carmone deviato in angolo da Agazzi. Poi Sau si beve la difesa atalantina presentandosi davanti a Consigli e tentando di superarlo con un morbido pallonetto, ma il pallone supera la traversa. Al quarto d’ora della ripresa è il momento di Moralez al posto di Bonaventura. Nel momento migliore dell’Atalanta arriva il raddoppio del Cagliari con un’azione simile a quella del pareggio, avviata da Pinilla, proseguita da Murru che vede l’arrivo di Cabrera al quale serve un pallone da trattare come un calcio di rigore in movimento. Moralez ha l’occasione per pareggiare, lui che alto non è colpisce di testa con ottima scelta di tempo ma non è preciso. Al 23’ Colantuono gioca il tutto per tutto inserendo De Luca al posto di Kone e la squadra comincia a spingere, rischiando di esporsi inevitabilmente alla ripartenze avversaria. Alla mezz’ora Livaja riceve e si aggiusta in area il pallone del possibile 2-2 ma calcia alto. Sfortunato tre minuti dopo lo stesso Livaja che tira in mischia ma colpisce la base del palo sinistro. Al 37’ Del Grosso si procura una distorsione alla caviglia e lascia il posto al difensore rumeno Nica. Palo anche sul fronte opposto dopo una conclusione di Ibarbo deviata da Consigli.

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