Edelweiss riflette sul futuro

482

Luciano Locatelli

Sono giorni di riflessione in casa Edelweiss Albino. Dopo una stagione finita non bene, occorre pensare al futuro della prima squadra, ad un nuovo progetto che l’estate scorsa era partito con l’obiettivo della valorizzazione delle ragazze cresciute nel vivaio Ororosa e che dovevano poi essere guidate da una giocatrice straniera di esperienza, ma che dal lato pratico non ha avuto il successo sperato.

forbes

Sulle pagine del sito societario è apparso in questi giorni un comunicato laconico, a firma del presidente Eliseo Gregis e del general manager Fulvio Birolini, i quali hanno ringraziato le persone, amici e sponsor della stagione appena conclusa e rimanda a future decisioni che partiranno comunque sempre dal progetto Ororosa ormai binomio inscindibile per la società.

Con molta onestà sono state riconosciute anche le colpe della società, che non è riuscita a cambiare l’inerzia della squadra nel corso dell’anno, nonostante il cambio nel finale della giocatrice straniera. Sulla retrocessione appena subita è tornato a parlare il general manager Fulvio Birolini: “Purtroppo ci sono state tante cose che hanno condizionato la stagione, prima il Covid che ci ha fatto partire tardi nella programmazione, poi il campionato anomalo con tanti stop e ripartenze e infine la formula di questi playout che imponeva a chi aveva la classifica migliore di giocare la prima gara fuori casa, anche se poi abbiamo giocato male nei playout, insomma c’è dispiacere per la stagione appena conclusa”. Un campionato che ha visto le stelle alpine (14 su 15 atlete del roster di Bergamo) uscire dai playout a quota zero, dopo un finale di regular season in crescita “Non avendo l’esperienza e la qualità necessaria abbiamo subito l’impatto di questo campionato che si è dimostrato ancora di livello e molto competitivo nonostante tutto, noi avevamo l’obiettivo e la speranza di salvarci con le giocatrici cresciute nella bergamasca, ma ci siamo fermati a soli due punti dalla salvezza, un vero peccato perché mancava davvero poco, ricordo che noi siamo retrocessi con 18 punti conquistati nella stagione regolare a fronte di altre squadre che si sono salvate ai playout che avevano la metà dei punti, pertanto c’è un po’ di rammarico in tal senso”.

A breve si saprà meglio quale sarà il futuro della squadra di Albino, che da 8 anni militava nella massima serie. Cccorre aspettare i risultati dei playoff e la conclusione di tutti i campionati, dopodiché in base alle decisioni della federazione si potrà capire se esiste ancora la possibilità di un ripescaggio o se invece bisognerà ripartire dalla serie cadetta.