Lo Sci per Tutti

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Federica Sorrentino

Regalare un sorriso a ragazzi e adulti disabili facendo provare loro l’esperienza dello sci. Il progetto, voluto da Mauro Bernardi, maestro di sci disabile, con l’associazione Enjoyski sport onlus, come tutte le attività non agonistiche dello sci alpino ha subìto i contraccolpi delle restrizioni dovute alla pandemia. Ciò nonostante, è riuscita a lasciare il segno nella stagione invernale appena trascorsa. “In una situazione normale, senza restrizioni, l’associazione accompagna sulle piste da 30 a 40 persone con disabilità. Nell’inverno appena trascorso è stato possibile regalare questa opportunità ad appena tre soggetti” – spiega Mauro Bernardi. Ma, cosa importante, si è riusciti a lasciare il segno, rispettando le normative e operando in piena sicurezza nel periodo e nelle condizioni limitati in cui è stato possibile. E’ una esperienza che si svolge su tutto l’arco prealpino, comprendendo le piste dei comprensori di Presolana, Monte Pora, Spiazzi di Gromo, Foppolo, ma che si aprende a Madonna di Campiglio, Pinzolo, Aprica, Pescegallo, Chiesa Valmalenco.

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L’iniziativa, denominata “Lo Sci per Tutti”, nasce dall’idea di Mauro Bernardi di mettere a disposizione, di tutti i disabili che desiderano sperimentare lo sci alpino l’attrezzatura per sciare (monosci, dual ski e stabilizzatori) che ha un costo elevato, di oltre 5.000 euro. Analogamente, a tutte quelle scuole sci che, condividendo il progetto, sosterranno l’associazione, Enjoyski Sport mette a disposizione gratuitamente l’attrezzatura. Proprio per allargare il fronte dell’accessibilità, recentemente un imprenditore milanese, Filippo Richeri Vivaldi Pasqua, è partito in bicicletta da piazza Duomo a Milano coprendo i 190 km fino a Saint Moritz, per poi dirigersi, con sci e pelli ai piedi, fino ai tremila metri della cima del Piz Mezdi, montagna che sovrasta il lago di Saint Moritz. Un’impresa servita a sostenere la raccolta fondi «Ride4EnjoySki» sulla piattaforma GoFundMe, che ha fruttato 3.300 euro. La somma raccolta attraverso il crowdfunding servirà ad acquistare un monoscì per permettere ai disabili in carrozzina di sciare. Il supporto di varie realtà imprenditoriali, enti e amministrazioni e associazioni no-profit si è progressivamente esteso, consentendo di allargare la rete delle località dove accogliere i disabili trasferendoli dalla carrozzina al dualski. Ovvio che si cerca di agevolare il trasferimento di queste persone e dei loro familiari, accorciando per quanto possibile il percorso che li separa dalla neve.