Medaglie orobiche a cinque cerchi

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Rino Fusco

Nella storia delle Olimpiadi, la partecipazione di atleti bergamaschi ha regalato tre medaglie d’oro. La prima, ai Giochi di Parigi 1900, fu conquistata da Ernesto Mario Brusoni detto Enrico, ciclista, classe 1878, il quale si impose nella gara di inseguimento individuale a punti. Considerata competizione di contorno per l’Esposizione Universale, successo e medaglia gli vennero riconosciuti postumi nel 1988, in base a una ricostruzione delle gare disputate in quella edizione. I riflettori tornarono ad accendersi sullo sport orobico a Helsinki 1952, per ritrovare un bergamasco sul gradino più alto del podio, ancora nel ciclismo. Marino Morettini, argento individuale nel km da fermo, trionfò nell’inseguimento a squadre. Ancora un ciclista in luce alle Olimpiadi di Roma 1960. Giacomo Fornoni era nel quartetto che fece meglio di tutti nella 100 chilometri a squadre, gara funestata dalla morte del danese Jensen per una caduta. L’elenco delle medaglie d’argento si apre con Riccardo Novak che a Londra 1908 arrivò in finale nel concorso della sciabola a squadre. Poi, nel 1956 a Melbourne un altro ciclista, il pistard Guglielmo Pesenti fu protagonista nella velocità arrivando secondo. Un piazzamento che gli regalò il salto tra i professionisti nella stagione seguente. Quarant’anni dopo, ad Atlanta ’96, ecco Imelda Chiappa conquistare la piazza d’onore nella prova in linea su strada femminile: il suo argento è tuttora l’unica medaglia italiana a cinque cerchi nel ciclismo femminile su strada. Si arriva alle Olimpiadi di Atene 2004 per festeggiare la farfalla azzurra Daniela Masseroni, seconda nel concorso a squadre di ginnastica ritmica, vinto dalla Russia. Medaglie di bronzo, ma di grande valore, quelle finite al collo di due nuotatori: il trevigliese Emanuele Merisi, terzo nei 200 dorso ad Atlanta 1996, e di Emiliano Brembilla, sul gradino più basso del podio ad Atene 2004 con la staffetta 4×200 stile libero. Sempre da Atene è arrivato il bronzo di Ivan Pellizzoli, portiere della Nazionale di calcio che si aggiudicò la finale per il terzo posto. Compagine di cui facevano parte Barzagli, De Rossi, Pirlo e Gilardino, che nel 2006 avrebbero conquistato il titolo mondiale a Berlino. L’ultima medaglia bergamasca, in ordine di tempo, è stata quella d’argento di Laura Teani, 25 anni di Stezzano, portiere del Setterosa ai Giochi di Rio 2016. La speranza di inanellare la dodicesima medaglia olimpica di marca orobica è più che mai viva.

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